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Le forti nevicate in montagna sono terminate

MeteoSvizzera-Blog | 27 marzo 2024
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La situazione di sbarramento che abbiamo vissuto oggi ha provocato forti nevicate in montagna. In mattinata il limite delle nevicate è sceso fin su alcuni fondivalle del Sopraceneri. Facciamo un breve resoconto di questo evento.

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Autorità federali svizzereAutorità federali svizzere

La perturbazione responsabile delle precipitazioni di oggi si è spostata verso est, di conseguenza l'afflusso di umidità verso le Alpi si è indebolito. L’animazione sottostante mostra come la forte corrente meridionale presente in alta quota abbia attraversato la regione alpina proprio questa mattina. Nei primi chilometri di atmosfera, invece, il vento proveniva da sudest, andando ad aumentare l’apporto di aria umide e relativamente mite verso le Alpi.

Forte raffreddamento nelle vallate

A sud delle Alpi le nevicate sono iniziate nel corso di martedì, ma fino a martedì sera sono risultate deboli. Nella notte su mercoledì si sono intensificate, in particolare mercoledì mattina sono risultate forti. Il limite delle nevicate, inizialmente compreso fra 1200 e 1500 metri, è sceso nella notte su mercoledì fino a 600-800 metri, per poi spingersi mercoledì mattina fin sul fondovalle delle vallate sopracenerine nel corso della fase più intensa delle precipitazioni.

Il calo del limite delle nevicate è stato causato da questo processo fisico: durante la precipitazione in un primo momento la colonna d’aria si raffredda per evaporazione delle idrometeore che in essa cadono (prima della saturazione) e in seguito per la fusione dei fiocchi di neve in corrispondenza dell’altezza del limite delle nevicate (processo noto in tedesco con il termine di Niederschlagsabkühlung). Tanto più la precipitazione è intensa, tanto più questo processo è efficiente nell’abbassare il limite delle nevicate, a condizione che l’aria non venga rimescolata da correnti più miti. Il grafico dell’andamento della temperatura e delle precipitazioni a Cevio, Biasca e Grono mostra proprio quest’effetto, con un calo graduale della temperatura proporzionale all’intensità delle precipitazioni. L’aumento di temperatura verificatosi a Grono già nel corso della mattinata è probabilmente da associare all’arrivo in quota dell’aria più mite da sudest che ha interessato le regioni più orientali. A causa di questo riscaldamento in quota, le condizioni necessarie per il raffreddamento menzionate sopra non sono più state soddisfatte.

Importanti accumuli di neve

Fra martedì mattina e mercoledì pomeriggio oltre i 1600 metri di quota sono caduti da 50 a 70 cm di neve fresca, con punte fin verso 80 cm nell'Alta Valle Maggia. Fra 1200 e 1600 metri sono caduti fra 30 e 50 cm, fra 700 e 1200 metri fra 20 e 30 cm. Alcuni centimetri di neve sono stati misurati anche a quote più basse, con una spolverata fin sul fondovalle della parte alta della Valle Maggia, della bassa Leventina, della Valle di Blenio e della parte alta della Mesolcina.