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Aggiornamento sulle allerte per forti nevicate in montagna

MeteoSvizzera-Blog | 02 marzo 2024

Le nevicate, già iniziate a sud delle Alpi, si intensificheranno notevolmente tra sabato sera e domenica. Maggiori dettagli su questa situazione di sbarramento da sud e sulle allerte che sono attive in questo blog, che è un aggiornamento di quello di venerdì.

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Come descritto nel blog del 29 febbraio, che presenta anche alcune animazioni della situazione meteorologica, davanti ad una zona di bassa pressione centrata sulle isole britanniche, aria umida viene convogliata verso le Alpi. La situazione di sbarramento da sud è cominciata nel corso della notte fra giovedì e venerdì, con precipitazioni che si sono intensificate nel corso di venerdì mattina.

Fino alla mattinata di sabato, sul versante sudalpino sono caduti da 40 a 60 mm di pioggia, con altrettanti centimetri neve fresca in alta montagna, indicativamente sopra i 1800 metri. Se inizialmente il limite delle nevicate si situava a 1600 metri e oltre, con il passare delle ore esso è calato a tratti fin verso i 1200 metri.

Sabato un fronte freddo si avvicina alla Svizzera da ovest, raggiungendola solo nel corso di domenica. L’aria fredda sprofonderà rapidamente verso sud, andando ad alimentare una zona di bassa pressione secondaria che si formerà sul Mediterraneo nei pressi del Golfo del Leone. Le correnti ad essa associata andranno ad intensificare l’apporto di umidità verso il versante sudalpino, e quindi la situazione di sbarramento al Sud. Successivamente, fra domenica e lunedì, tale bassa pressione si sposterà verso la Corsica settentrionale, facendo ruotare gradualmente le correnti sulla pianura Padana da sud ad est. Di conseguenza, l’apporto di umidità verso le nostre regioni si ridurrà gradualmente, mettendo fine alla situazione di sbarramento.

La fase più intensa fra sabato sera e domenica

Le precipitazioni continueranno con intensità moderata fino a sabato sera, per poi intensificarsi. Fra venerdì mattina e sabato mattina sul Ticino occidentale oltre i 1700 metri sono già caduti da 40 a 60 cm di neve fresca, meno verso est con 10-30 cm. Nella regione del Sempione sono già caduti da 20 a 40 cm.

Fra sabato sera e la notte su lunedì si avrà la fase più intensa dell’evento, con nevicate forti, continue e abbondanti. In questo lasso di tempo sul Ticino occidentale oltre i 1800 metri cadranno da 80 a 120 cm di neve fresca, sopra i 1400 metri da 40 a 60 cm, sopra i 1000 metri da 10 a 30 cm. Sul resto del Ticino e sul Moesano così come nelle Alpi centrali oltre i 1800 metri sono attesi da 50 a 80 cm, sopra i 1400 da 20 a 40 cm, sopra i 1000 m da 10 a 30 cm. Soprattutto nelle vallate più strette, il limite delle nevicate scenderà a tratti anche sotto i 1000 metri.

Come mostrano i membri della previsione d’insieme del modello ICON-CH-2E, la previsione dei quantitativi di precipitazioni mostra un’incertezza piuttosto bassa. In particolare, i vari membri mostrati nella figura sottostante mostrano sì alcune differenze, ma in ogni caso i massimi sono piuttosto importanti (superiori a 100 mm /24 ore) e anche la loro distribuzione spaziale è piuttosto simile.

La regione più colpita dalle precipitazioni sarà l’Alto Piemonte, dove su 24 ore potranno cadere localmente anche più di 150 mm di pioggia, con altrettanti centimetri di neve fresca in alta montagna.

Evento non così frequente

Nella zona più colpita dalle precipitazioni, nevicate di questa portata non si verificano tutti gli inverni. Grazie alle serie di misura di MeteoSvizzera dell’altezza della neve fresca giornaliera a Bosco Gurin (1486 m) e a quelle dell’SLF di Simplon Hospiz (a 2000 m), possiamo valutare la frequenza di nevicate intense come quelle attese nei prossimi giorni.

A Bosco Gurin i massimi annuali hanno raramente raggiunto i 100 cm. Accumuli fra 50 e 80 cm, come quelli che potrebbero essere misurati lunedì mattina, sono più frequenti, ma anch’essi non si verificano tutti gli anni. In particolare, negli ultimi 40 anni il massimo annuale è sempre stato inferiore a 50 cm. In termini di periodo di ritorno, gli accumuli attesi vengono misurati mediamente ogni 2-10 anni (fonte: SLF).

Ai 2000 metri dell’Ospizio del Sempione, invece, i massimi annuali degli accumuli di neve fresca sono un po’ più ingenti e quasi ogni anno si verifica una nevicata che produce almeno mezzo metro di neve fresca. Negli ultimi quattro anni, però, anche qui non si sono verificate nevicate importanti come quelle attese nei prossimi giorni. Per questa località, dove probabilmente si supererà il metro di neve fresca, il periodo di ritorno delle nevicate attese può essere stimato in 5-15 anni (Fonte: SLF).

Forte favonio da sud nelle vallate nordalpine

Sabato sera, durante le precipitazioni da sbarramento, a nord delle Alpi arriverà forte favonio da sud. Nelle regioni nordalpine tipicamente interessate dal favonio sono attese raffiche da 80 a 110 km/h, nelle zone più esposte raffiche anche più forti. A causa del forte vento da sud, alle quote più elevate vi saranno importanti e irregolari accumuli di neve.

Nella regione dell'Oberland bernese è famoso il Guggiföhn (si veda questo blog in tedesco), che si verifica con correnti da sud-est come quelle previste per domenica prossima, quando questo vento potrebbe causare raffiche di oltre 150 km/h.

Gli aggiornamenti

Vi invitiamo a restare aggiornati sulla situazione di maltempo consultando le seguenti pagine:

- Carte dei pericoli di MeteoSvizzera

- Bollettino meteorologico di MeteoSvizzera

- Bollettino valanghe dell'SLF

- Portale dei pericoli naturali della Confederazione