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In montagna sono attese nevicate abbondanti

MeteoSvizzera-Blog | 29 febbraio 2024
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Siamo alla vigilia di un importante evento di nevicate abbondanti in montagna. Entro domenica sera sopra i 1800 metri cadrà infatti più di un metro di neve. Vediamo i dettagli in questo blog.

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Autorità federali svizzereAutorità federali svizzere

A partire da questa sera a sud delle Alpi sono attese nuove precipitazioni a causa di una marcata situazione di sbarramento da sud che durerà alcuni giorni, ma che entrerà nel vivo soprattutto fra sabato e domenica. Fino a mezzogiorno di sabato l'intensità delle precipitazioni sarà infatti da debole a moderata, ma essa aumenterà significativamente nella notte su domenica. Il limite delle nevicate si situerà inizialmente intorno ai 1600 metri per poi scendere gradualmente fin verso 900 metri nel corso dell'evento; nelle valli alpine, soprattutto quelle più strette, il limite delle nevicate potrà abbassarsi anche di più, soprattutto domenica.

Sul Ticino nordoccidentale, così come nella regione del Sempione, entro domenica sera cadranno fino a 100 - 130 cm di neve fresca. Sul resto del versante sudalpino i quantitativi saranno un po’ inferiori, ma comunque molto significativi, si potranno infatti raggiungere i 100 cm.

Questi quantitativi di neve giustificano l’emissione di alcuni avvisi e allerte per nevicate abbondanti in montagna. In particolare, è stato emesso un avviso di livello 2 valido al di sopra dei 1600 metri da venerdì mattina alle 8 a sabato pomeriggio alle 18 per le regioni prossime alla cresta alpina principale. Per la successiva fase dell’evento, quella più intensa, è stata emessa una preallerta di livello 3 e 4 valida da sabato alle 18 a lunedì alle 09. Molto probabilmente tale preallerta verrà trasformata in allerta venerdì mattina.

I dettagli relativi a questi avvisi e a queste allerte sono disponibili sulla nostra pagina dei pericoli, dove compaiono anche le preallerte per i forti venti attesi a nord delle Alpi.

Come mai?

Addentriamoci ora sugli aspetti meteorologici di questa situazione di sbarramento particolarmente marcata attesa a sud delle Alpi a partire da questa sera, per capirne meglio le cause. La regione del Mediterraneo ha già visto il passaggio di alcune perturbazioni negli ultimi giorni, i cui effetti si sono manifestati sotto forma di precipitazioni anche a sud delle Alpi con precipitazioni in parte abbondanti. Come spesso accade in atmosfera, tale scenario si ripresenterà nei prossimi giorni, seppur con alcune differenze rispetto a quanto visto finora.

La responsabile dell’evento di maltempo dei prossimi giorni sarà infatti la profonda depressione che fra venerdì e sabato sarà posizionata nei pressi delle isole britanniche. Essa richiamerà venti meridionali verso l’arco alpino, i quali andranno ad instaurare la situazione di sbarramento menzionata.

Più nel dettaglio...

In una prima fase, nella giornata di venerdì, i venti in quota, al di sopra dei 4-5 km, saranno ancora abbastanza deboli, mentre più in basso i resti della circolazione ciclonica presente già oggi sull’Italia determineranno una ventilazione più sostenuta da sudest. Saranno proprio le correnti negli strati medi dell’atmosfera, fra circa 1 e 4 km, che garantiranno un certo apporto di umidità verso le Alpi, alimentando la prima fase della situazione di sbarramento.

Nella giornata di sabato, per contro, l’avvicinamento alle Alpi della parte più attiva della pressione sulle isole britanniche determinerà un aumento dei venti soprattutto in quota. Anche la graduale rotazione dei venti da sudovest a sud determinerà l’arrivo di masse d’aria via via più umide contro il versante sudalpino.

Nel corso di domenica mattina sulla sua estremità meridionale si staccherà una depressione secondaria, in gergo un cut-off, che andrà ad accentuare ulteriormente il flusso di umidità verso la regione alpina. Le correnti da sud e da sudest si faranno infatti più intense negli strati più bassi dell’atmosfera, laddove questa può contenere il maggior contenuto di vapore acqueo perché più mite rispetto alle alte quote. Secondo i modelli attuali, vi sarà un vento sostenuto da sud-sudest di almeno 30 nodi nei primi 3-4 km di atmosfera, velocità rilevanti per una situazione di sbarramento da sud.

La circolazione depressionaria richiamerà aria più fredda da nord verso sud, infatti nelle mappe sinottiche si può identificare un fronte freddo che nel corso di domenica raggiungerà il Mediterraneo. Come spesso accade, sulle nostre regioni la maggior parte delle precipitazioni cadrà nella zona pre-frontale, vale a dire nell’aria calda che precede il fronte freddo, il cui arrivo a sud delle Alpi è previsto solo per domenica sera. Il finale dell’evento sarà determinato dalla rotazione delle correnti a est e poi a nord previsto per la notte su lunedì, che metterà fine al flusso di umidità verso il Sud delle Alpi.

Ed ecco infine la distribuzione spaziale dei quantitativi di neve fresca attesi fino a domenica mattina alle ore 7. Da notare che la mappa sottostante non rappresenta il quantitativo totale atteso fino alla fine dell'evento, che avverrà 24 ore più tardi e sarà quindi più elevato.