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Le nevicate a basse quote sono terminate
MeteoSvizzera-Blog | 27 febbraio 2024
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Fra domenica sera e martedì mattina il versante sudalpino è stato interessato da alcune nevicate che si sono spinte a tratti fino a basse quote. Ecco una breve panoramica su quanto accaduto con uno sguardo a quello che ci aspetta.

Sobrio, a circa 1100 metri, martedì mattina 27 febbraio. La neve si è fatta più bagnata anche in montagna. Fonte: Segnalazioni app MeteoSvizzera.
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Partiamo dalla fine: nella giornata di oggi le precipitazioni a sud delle Alpi sono state ancora ben presenti, ma rispetto a ieri il limite delle nevicate si è alzato fino a quote di montagna. L’aria mite proveniente da sudest ha infatti raggiunto ieri pomeriggio-sera anche le nostre regioni, facendo registrare un aumento delle temperature in montagna, che, sebbene contenuto, è stato determinante per innalzare il limite delle nevicate. Per esempio ai circa 1600 metri del Monte Generoso e di Cimetta fra ieri e oggi si è passati da -2/-3 °C a circa 0 °C.

Istogramma delle temperature e precipitazioni in alcune stazioni sudalpine.
Fig. 1: Temperature e precipitazioni in alcune stazioni di rilevamento di montagna (Monte Generoso e Cimetta, a circa 1600 metri) e delle basse quote (Locarno Monti e Biasca). Notiamo il debole raffreddamento occorso alle basse quote in corrispondenza con l’inizio delle precipitazioni nella serata del 25 febbraio e soprattutto durante la fase più intensa del pomeriggio del giorno successivo, così come il graduale e costante aumento avvenuto a partire dal 26 febbraio sera non solo in quota, ma anche più in basso. (MeteoSvizzera)

Le animazioni sottostanti mostrano la situazione meteorologica su vasta scala sull’Europa fra lunedì mattina e martedì mattina. Si vede molto bene il centro depressionario responsabile delle correnti meridionali che hanno causato la situazione di sbarramento sul versante sudalpino. Esso si è spostato dalla Francia al Mediterraneo, richiamando aria più mite da sudest proprio verso le nostre regioni.

Fig. 2: Altezza geopotenziale a 300 hPa (circa 9000 metri, linee continue), velocità del vento alla stessa quota (colori) fra lunedì alle 09 UTC e martedì alle 12 UTC.
Fig. 2: Altezza geopotenziale a 300 hPa (circa 9000 metri, linee continue), velocità del vento alla stessa quota (colori) fra lunedì alle 09 UTC e martedì alle 12 UTC. (MeteoSvizzera)
Fig. 3: Altezza geopotenziale a 850 hPa (circa 00 metri, linee continue), velocità e direzione del vento (barbule) e temperatura (colori) alla stessa quota fra lunedì alle 09 UTC e martedì alle 12 UTC.
Fig. 3: Altezza geopotenziale a 850 hPa (circa 00 metri, linee continue), velocità e direzione del vento (barbule) e temperatura (colori) alla stessa quota fra lunedì alle 09 UTC e martedì alle 12 UTC. (MeteoSvizzera)

Ed ecco un’animazione di quanto misurato dal nostro radar meteorologico fra domenica sera e martedì mattina: precipitazioni che hanno interessato costantemente il versante sudalpino, con le massime intensità registrate proprio lungo la fascia prealpina.

Fig. 4: Animazione radar fra le 21 UTC di domenica 25 febbraio e le 09 UTC di martedì 27 febbraio.
Fig. 4: Animazione radar fra le 21 UTC di domenica 25 febbraio e le 09 UTC di martedì 27 febbraio. (MeteoSvizzera)

Sull’insieme dell’evento, fra domenica sera e martedì mattina, in Ticino e nel Moesano in alta montagna, sopra i 1600 metri, sono caduti da 40 a 60 cm di neve fresca. Al di sopra dei 1200 metri sono stati misurati da 20 a 40 cm di neve fresca, al di sopra dei 1000 metri da 10 a 20 cm, al di sopra dei 700-800 metri da 5 a 10 cm. Il limite delle nevicate si è spinto a tratti anche a quote inferiori, ma senza accumuli rilevanti. Il rialzo del limite delle nevicate avvenuto nella seconda parte dell’evento ha infatti cancellato le tracce di neve presenti localmente già a partire dai 400 metri circa, in particolare nel Sottoceneri.

L'accumulo nevoso di queste ultimi giorni ha fatto sì che alle quote più elevate, soprattutto verso i Grigioni, il totale di neve fresca presente al suolo abbia superato la norma di riferimento, come illustrato nell'immagine sottostante.

Fig. 6: Anomalia della neve presente sulle Alpi svizzere rispetto alla norma 1991-2020. (www.slf.ch)

Sondaggio sull'allerta neve

MeteoSvizzera ha emesso un'allerta per forti nevicate di livello 3 valida al di sopra degli 800 metri fra domenica sera e martedì mattina. Ora vorremmo sapere da voi come possiamo migliorare i nostri avvisi.

Volete aiutarci? Allora potete partecipare al nostro sondaggio.

L'allerta non era valida per tutte le regioni svizzere, quindi a dipendenza del vostro domicilio potreste non essere in grado di prendere parte al sondaggio.

Nell'ambito del programma OWARNA2, MeteoSvizzera ha rinnovato il sistema di allerta meteo. Un obiettivo importante è quello di adattare gli avvisi alle esigenze dei destinatari. I nostri avvisi devono aiutare le persone interessate a prendere le misure necessarie per proteggersi dal maltempo.

Per verificare se tutto ciò ha successo, MeteoSvizzera effettua regolarmente dei sondaggi. Le indagini sono condotte da un istituto di ricerca sociale e di mercato su un campione rappresentativo di 500 persone in ogni regione colpita dal maltempo.

E dopo?

A partire da domani la zona di bassa pressione si allontanerà definitivamente dalle nostre regioni garantendo una graduale cessazione delle precipitazioni. A partire da venerdì, però, è attesa una nuova perturbazione atlantica che provocherà una nuova e duratura situazione di sbarramento. Anche se mancano ancora alcuni giorni, l'affidabilità di questa previsione è piuttosto buona. Questo significa che avremo ancora tempo perturbato con tanta neve in montagna, indicativamente al di sopra dei 1300-1600 metri.