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Verso la fine dello sbarramento

MeteoSvizzera-Blog | 10 febbraio 2024
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La situazione di sbarramento da sud volge gradualmente al termine. Tiriamo le somme.

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Inquadramento meteorologico

L’8 febbraio il definitivo indebolimento della fascia anticiclonica sul Mediterraneo e l’Europa centrale ha permesso l’avvicinamento di una vasta e complessa zona depressionaria, la quale ha spostato il suo centro al largo delle coste della Cornovaglia. Un fronte caldo, non particolarmente pronunciato sulla regione alpjna, è transitato sull’Europa centro-settentrionale. In un settore caldo, le correnti in quota sulla regione alpina sono così ruotate a sudovest, convogliando aria gradualmente più umida e mite di origine marittima. Le prime precipitazioni, intermittenti e ancora piuttosto deboli sono iniziate nella notte tra giovedì 8 e venerdì 9 febbraio.

La situazione di sbarramento sul versante sudalpino è poi perdurata per tutta la giornata di venerdì e sabato 9 e 10 febbraio, dando luogo a precipitazioni frequenti e perlopiù continue. Durante la giornata di venerdì il passaggio di un’onda secondaria (visibile sul geopontenziale ai livelli barici di 700 hPa e 850 hPa) ha rapidamente intensificato le precipitazioni. Nel contempo una marcata diminuzione della pressione al suolo sull’Europa è andata a creare un gradiente barico da sudest che tra la Puglia e la regione alpina ha raggiunto i 18-20 hPa. La corrente sciroccale non è però stata particolarmente marcata, praticamente assente in pianura, moderata in montagna. Dopo il passaggio di questa prima onda secondaria, le precipitazioni nella notte tra venerdì 9 febbraio e sabato 10 febbraio si sono indebolite, a tratti assumendo un carattere d’intermittenza soprattutto nelle regioni allertate lungo le Alpi. Sul Ticino centrale e meridionale, le precipitazioni sono state più presenti. Sabato mattina diverse stazioni del Sopraceneri poco al di sopra dei 2000 metri mostravano già valori compresi tra 30 e 50 cm di neve fresca dall’inizio dell’evento.

Già durante il primo mattino di sabato 10 febbraio le precipitazioni si sono riattivate. La causa è da ricercare nell’arrivo di una depressione secondaria piuttosto pronunciata, inclusa nel flusso ciclonico della depressione principale che risultava centrata nei pressi dell’Irlanda. L’arrivo di questa struttura barica ha riattivato le correnti da sud, rinvigorendo la situazione di sbarramento sul versante sudalpino.

Il limite delle nevicate è stato molto variabile sul territorio, ma generalmente compreso tra 1300 e 1700 metri. Durante la seconda parte della notte su sabato 10 febbraio con l’intensificazione delle precipitazioni, soprattutto nel Sopraceneri il limite delle nevicate è sceso fin sui 900-1000 metri, con accumuli a partire già dai 1100 metri. Nel corso della giornata di sabato il limite delle nevicate è poi risalito fin verso i 1200-1300 metri. Nelle restanti regioni è rimasto generalmente sui 1400-1600 metri.

Quantitativi misurati

Dall'inizio dell'evento, ossia nelle 36 ore comprese tra venerdì alle 00 e sabato alle 18, nelle regioni allertate si sono misurati i seguenti accumuli di neve:

  • sotto la quota di 1200 metri: pochi centimetri di neve molto bagnata
  • tra 1400 e 1600 metri di quota: 15-30 centimetri di neve bagnata
  • tra 1600 e 2000 metri di quota: 30-50 centimetri di neve fresca
  • oltre 2000 metri di quota: tra 50 e 80 centimetri di neve polverosa

L'allerta di livello 3 per forti nevicate in montagna, così come gli avvisi di livello 2 per le regioni dell'Alta Engadina, Poschiavo e del Sempione verranno revocati come pianificato domenica alle 00.

Per quanto riguarda le precipitazioni, che hanno toccato soprattutto il Ticino centrale e il Sottoceneri, gli accumuli misurati fino alla redazione del presente blog sono compresi tra 60 e 100 mm circa. L'avviso di livello 2 per forti precipitazioni resta per il momento attivo fino a domenica alle 12, ma non è esclusa una revoca anticipata.

Favonio al Nord

Come spesso capita in queste situazioni, nelle vallate nordalpine l’elemento principale è invece risultato il favonio. Questo venerdì ha soffiato con moderate intensità, facendo registrare raffiche fino a 88 km/h misurati ad Altdorf, e favorendo temperature massime attorno ai 16 gradi.

Approfondimento sul favonio al Nord in questo blog (in tedesco): https://www.meteoschweiz.admin.ch/ueber-uns/meteoschweiz-blog/de/2024/02/foehn-im-februar.html

Tempo di settimana prossima

A seguito dell’evacuazione della perturbazione verso est, la situazione di sbarramento da sud volgerà al termine definitivamente nella mattinata di domenica, che potrebbe portare ancora qualche ultima debole precipitazione. Il pomeriggio sarà poi nuvoloso ma asciutto, con l’arrivo del vento da nord.

Stando alle più recenti previsioni, la prossima sarà una settimana mite, stabile e soleggiata al Sud, al Nord meno sole, più fresco con possibili precipitazioni.