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L'Oscillazione Nord Atlantica (NAO)
MeteoSvizzera-Blog | 25 gennaio 2024
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La situazione meteorologica attuale è determinata dalla presenta di un robusto anticiclone sull'Europa centro-meridionale e dal passaggio di sistemi di bassa pressione che transitano sull'Europa settentrionale. Nel blog odierno andiamo a scoprire una teleconnessione atmosferica che ha un influsso determinante sul tempo e il clima in Europa: l'Oscillazione Nord Atlantica (NAO).

Pressione al suolo (linee) e acqua precipitabile. Fonte: ECMWF.
Pressione al suolo (linee) e acqua precipitabile. La profonda zona di bassa pressione sull'Islanda (T) è posizionata a nord dell'alta pressione delle Azzorre (H). I gradienti di pressione sono importanti. Fonte: ECMWF.
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Previsione a corto e a medio termine: tempo mite

Dopo un breve periodo di freddo (fig. 1) le temperature sono tornate decisamente al di sopra della norma.

Fig. 1. Anomalia delle temperature medie giornaliere rispetto alla norma 1991-2010 per le stazioni di misura di MeteoSvizzera. In blu sono evidenziate le giornate nelle quali la temperatura media è risultata inferiore alla norma considerata, in rosso quelle dove è risultata superiore.
Fig. 1. Anomalia delle temperature medie giornaliere rispetto alla norma 1991-2010 per le stazioni di misura di MeteoSvizzera. In blu sono evidenziate le giornate nelle quali la temperatura media è risultata inferiore alla norma considerata, in rosso quelle dove è risultata superiore. (MeteoSvizzera)

Nella giornata di ieri sono già stati registrati diversi nuovi primati per quanto riguarda la temperatura massima per il mese di gennaio (fig. 2). Oggi per quanto riguarda il Sud delle Alpi, solo la stazione di Biasca con i suoi 21.9 gradi ha fatto registrare un nuovo record locale per il mese di gennaio. È doveroso menzionare però che l'inizio delle misure di Biasca risalgono "solo" al 2017.

Fig. 2. Nuovi primati di temperatura massima per il mese di gennaio misurati ieri, 24.01.2024.
Fig. 2. Nuovi primati di temperatura massima per il mese di gennaio misurati ieri, 24.01.2024. (MeteoSvizzera)

Le previsioni delle temperature mostrano che la fine della settimana in corso, così come la prossima, sarà particolarmente mite per il periodo dell'anno.

Fig 3. Previsione probabilistica delle temperature massime (in rosso) e minime (in blu) giornaliere per Locarno per i prossimi 15 giorni. La previsione si basa sulla corsa del modello del 24.01.24, ore 12 UTC. La climatologia del modello è evidenziata con le fascie colorate in rosso e blu. È facile notare come le temperature simulate per le prossime due settimane saranno probabilmente significativamente più alte rispetto alla climatologia del modello.
Fig 3. Previsione probabilistica delle temperature massime (in rosso) e minime (in blu) giornaliere per Locarno per i prossimi 15 giorni. La previsione si basa sulla corsa del modello del 24.01.24, ore 12 UTC. La climatologia del modello è evidenziata con le fascie colorate in rosso e blu. È facile notare come le temperature simulate per le prossime due settimane saranno probabilmente significativamente più alte rispetto alla climatologia del modello. (ECMWF)
....e intanto gli alveari si attivano! Foto. L. Nisi.
....e intanto gli alveari si attivano! Foto. L. Nisi.

Situazione meteorologica generale attuale

La situazione meteorologica generale in Europa è in gran parte determinata da due aree di pressione: l'alta pressione che nei giorni scorsi era posizionata sulle Azzorre e zona di bassa pressione sull'Islanda (fig. 4).

Fig. 4. Rappresentazione della distribuzione della pressione al suolo, oggi 25.01.2024. Ben visibile la zona di alta pressione sulle Azzorre e la zona di bassa pressione nei pressi dell'Islanda.
Fig. 4. Rappresentazione della distribuzione della pressione al suolo, oggi 25.01.2024. Ben visibile la zona di alta pressione sulle Azzorre e la zona di bassa pressione nei pressi dell'Islanda. (MeteoSvizzera-ECMWF)

Talvolta queste strutture meteorologiche sono più forti, talvolta più deboli, ma sono spesso presenti. Se si osserva il geopotenziale medio al livello barico di 500 hPa per l'attuale settimana (vedi Fig. 5), si può notare come la zona di bassa pressione sull'Europa settentrionale sia molto più pronunciata rispetto alla norma.

Fig. 5. Deviazione (anomalia) del geopotenziale a 500 hPa (circa 5.5 km di altitudine) rispetto alla norma (climatologia del modello) per il periodo compreso tra il 22.01.2024 e il 29.02.2024. Una zona con pressione decisamente più bassa rispetto alla norma (anomalia negativa, area evidenziata in blu) è visibile sul Nord Atlantico, sull'Europa meridionale invece l'anomalia è positiva, indice di pressione più alta rispetto alla norma.
Fig. 5. Deviazione (anomalia) del geopotenziale a 500 hPa (circa 5.5 km di altitudine) rispetto alla norma (climatologia del modello) per il periodo compreso tra il 22.01.2024 e il 29.02.2024. Una zona con pressione decisamente più bassa rispetto alla norma (anomalia negativa, area evidenziata in blu) è visibile sul Nord Atlantico, sull'Europa meridionale invece l'anomalia è positiva, indice di pressione più alta rispetto alla norma. (ECMWF)

A nord, la zona di bassa pressione islandese è più profonda rispetto alla norma (ovvero la pressione atmosferica è più bassa), a sud l'alta pressione delle Azzorre è più forte (ovvero la pressione atmosferica è più alta) rispetto alla norma. La differenza di pressione atmosferica tra l'alta pressione delle Azzorre e la bassa pressione islandese è quindi maggiore, il che intensifica le correnti occidentali alle medie latitudini. I venti occidentali più forti sull'Atlantico portano così in rapida successione aree di bassa pressione e sistemi frontali ad essi associati, dall'Atlantico settentrionale verso l'Europa settentrionale, con conseguente clima umido e mite.

Condizioni meteorologiche generali tra l'inizio e la metà del mese di gennaio

Nelle ultime settimane il tempo a Nord delle Alpi è stato decisamente più invernale rispetto a quello attuale. Anche a Sud delle Alpi le temperature erano decisamente più contenute. Osservando, ad esempio, le condizioni di pressione per il periodo dall'8 gennaio 2024 al 15 gennaio 2024 (fig. 6), possiamo notare che la pressione nell'area del minimo islandese era più alta del normale (anomalia positiva): il minimo islandese era quindi molto più debole. Allo stesso tempo, la pressione dell'aria nell'area dell'Alta delle Azzorre era più bassa, cioè l'alta pressione delle Azzorre era meno robusta del solito.

Fig. 6. Deviazione (anomalia) della pressione atmosferica al suolo rispetto alla norma (climatologia del modello) per il periodo compreso tra l'8 gennaio 2024 e il 15 febbraio 2024. È chiaramente visibile che la pressione atmosferica è stata significativamente più alta (rosa) rispetto alla norma, soprattutto nell'Atlantico settentrionale, e più bassa (turchese) nell'Europa meridionale.
Fig. 6. Deviazione (anomalia) della pressione atmosferica al suolo rispetto alla norma (climatologia del modello) per il periodo compreso tra l'8 gennaio 2024 e il 15 febbraio 2024. È chiaramente visibile che la pressione atmosferica è stata significativamente più alta (rosa) rispetto alla norma, soprattutto nell'Atlantico settentrionale, e più bassa (turchese) nell'Europa meridionale. (ECMWF)

Di conseguenza, la differenza di pressione atmosferica tra l'Europa settentrionale e quella meridionale era minore, il che significava che il flusso occidentale sull'Atlantico orientale era significativamente più debole e di conseguenza anche l'afflusso di aria mite di origine marittima verso il continente europeo. La zona di alta pressione sull'Europa orientale, con le sue masse d'aria fredde e secche, risulta in questo caso dominante ed è in grado di condizionare la situazione meteorologica generale del nostro continente.

L' Oscillazione Nord Atlantica (NAO)

Le differenze di pressione sul vicino Atlantico - cioè tra la zona di bassa pressione islandese e l'alta pressione delle Azzorre - sono descritte dal cosiddetto indice NAO (North Atlantic Oscillation). Se l'indice è positivo (negativo) le formazioni di pressione sono più forti (più deboli). Un indice NAO positivo porta tempo variabile e ventoso da ovest in Europa centrale in inverno. L'aria mite dell'Atlantico è spesso più umida e si prevedono precipitazioni più consistenti. Se invece l'indice NAO assume valori negativi, le temperature in Europa centrale sono più basse perché le correnti da ovest (zonali) sono meno intense o addirittura assenti. Solitamente in quest'ultimo caso il tempo tende ad essere più asciutto. Attenzione però: le conseguenze sul tempo del Sud delle Alpi non sono così dirette: le Alpi giocano sempre un ruolo fondamentale e anche in caso di situazioni da ovest (NAO positiva) con frequente passaggio di sistemi frontali, le precipitazioni al Sud sono spesso molto più contenute rispetto al Nord.

Andamento temporale dell'indice NAO

Fig. 7. Il grafico mostra l'indice NAO osservato (curva nera) e previsto (curva rossa). In linea con la situazione meteorologica descritta sopra, abbiamo registrato un indice NAO negativo all'inizio fino a metà gennaio. Attualmente stiamo osservando una fase con un indice NAO positivo.
Fig. 7. Il grafico mostra l'indice NAO osservato (curva nera) e previsto (curva rossa). In linea con la situazione meteorologica descritta sopra, abbiamo registrato un indice NAO negativo all'inizio fino a metà gennaio. Attualmente stiamo osservando una fase con un indice NAO positivo. (https://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/precip/CWlink/pna/nao.gefs.sprd2.png)

L'indice NAO fornisce quindi un'indicazione sulla possibile evoluzione del tempo sul medio termine: tempo invernale mite e ricco di precipitazioni (soprattutto a Nord delle Alpi) oppure secco e più freddo.