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L'Oscillazione Nord Atlantica (NAO)

MeteoSvizzera-Blog | 25 gennaio 2024
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La situazione meteorologica attuale è determinata dalla presenta di un robusto anticiclone sull'Europa centro-meridionale e dal passaggio di sistemi di bassa pressione che transitano sull'Europa settentrionale. Nel blog odierno andiamo a scoprire una teleconnessione atmosferica che ha un influsso determinante sul tempo e il clima in Europa: l'Oscillazione Nord Atlantica (NAO).

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Previsione a corto e a medio termine: tempo mite

Dopo un breve periodo di freddo (fig. 1) le temperature sono tornate decisamente al di sopra della norma.

Nella giornata di ieri sono già stati registrati diversi nuovi primati per quanto riguarda la temperatura massima per il mese di gennaio (fig. 2). Oggi per quanto riguarda il Sud delle Alpi, solo la stazione di Biasca con i suoi 21.9 gradi ha fatto registrare un nuovo record locale per il mese di gennaio. È doveroso menzionare però che l'inizio delle misure di Biasca risalgono "solo" al 2017.

Le previsioni delle temperature mostrano che la fine della settimana in corso, così come la prossima, sarà particolarmente mite per il periodo dell'anno.

Situazione meteorologica generale attuale

La situazione meteorologica generale in Europa è in gran parte determinata da due aree di pressione: l'alta pressione che nei giorni scorsi era posizionata sulle Azzorre e zona di bassa pressione sull'Islanda (fig. 4).

Talvolta queste strutture meteorologiche sono più forti, talvolta più deboli, ma sono spesso presenti. Se si osserva il geopotenziale medio al livello barico di 500 hPa per l'attuale settimana (vedi Fig. 5), si può notare come la zona di bassa pressione sull'Europa settentrionale sia molto più pronunciata rispetto alla norma.

A nord, la zona di bassa pressione islandese è più profonda rispetto alla norma (ovvero la pressione atmosferica è più bassa), a sud l'alta pressione delle Azzorre è più forte (ovvero la pressione atmosferica è più alta) rispetto alla norma. La differenza di pressione atmosferica tra l'alta pressione delle Azzorre e la bassa pressione islandese è quindi maggiore, il che intensifica le correnti occidentali alle medie latitudini. I venti occidentali più forti sull'Atlantico portano così in rapida successione aree di bassa pressione e sistemi frontali ad essi associati, dall'Atlantico settentrionale verso l'Europa settentrionale, con conseguente clima umido e mite.

Condizioni meteorologiche generali tra l'inizio e la metà del mese di gennaio

Nelle ultime settimane il tempo a Nord delle Alpi è stato decisamente più invernale rispetto a quello attuale. Anche a Sud delle Alpi le temperature erano decisamente più contenute. Osservando, ad esempio, le condizioni di pressione per il periodo dall'8 gennaio 2024 al 15 gennaio 2024 (fig. 6), possiamo notare che la pressione nell'area del minimo islandese era più alta del normale (anomalia positiva): il minimo islandese era quindi molto più debole. Allo stesso tempo, la pressione dell'aria nell'area dell'Alta delle Azzorre era più bassa, cioè l'alta pressione delle Azzorre era meno robusta del solito.

Di conseguenza, la differenza di pressione atmosferica tra l'Europa settentrionale e quella meridionale era minore, il che significava che il flusso occidentale sull'Atlantico orientale era significativamente più debole e di conseguenza anche l'afflusso di aria mite di origine marittima verso il continente europeo. La zona di alta pressione sull'Europa orientale, con le sue masse d'aria fredde e secche, risulta in questo caso dominante ed è in grado di condizionare la situazione meteorologica generale del nostro continente.

L' Oscillazione Nord Atlantica (NAO)

Le differenze di pressione sul vicino Atlantico - cioè tra la zona di bassa pressione islandese e l'alta pressione delle Azzorre - sono descritte dal cosiddetto indice NAO (North Atlantic Oscillation). Se l'indice è positivo (negativo) le formazioni di pressione sono più forti (più deboli). Un indice NAO positivo porta tempo variabile e ventoso da ovest in Europa centrale in inverno. L'aria mite dell'Atlantico è spesso più umida e si prevedono precipitazioni più consistenti. Se invece l'indice NAO assume valori negativi, le temperature in Europa centrale sono più basse perché le correnti da ovest (zonali) sono meno intense o addirittura assenti. Solitamente in quest'ultimo caso il tempo tende ad essere più asciutto. Attenzione però: le conseguenze sul tempo del Sud delle Alpi non sono così dirette: le Alpi giocano sempre un ruolo fondamentale e anche in caso di situazioni da ovest (NAO positiva) con frequente passaggio di sistemi frontali, le precipitazioni al Sud sono spesso molto più contenute rispetto al Nord.

Andamento temporale dell'indice NAO

L'indice NAO fornisce quindi un'indicazione sulla possibile evoluzione del tempo sul medio termine: tempo invernale mite e ricco di precipitazioni (soprattutto a Nord delle Alpi) oppure secco e più freddo.