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Notte fredda in Svizzera - temporaneo rialzo delle temperature nell'Europa settentrionale

MeteoSvizzera-Blog | 12 gennaio 2024

In alcune località svizzere la notte tra venerdì e sabato è stata finora la più fredda di questo inverno. A La Brévine (NE) sono stati registrati 25 gradi sotto lo zero, la temperatura più bassa misurata dalla rete di MeteoSvizzera in questo inverno. Nell’Europa settentrionale, invece, dopo il gelo intenso nella prima decade di gennaio le temperature sono aumentate portando un temporaneo disgelo.

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Autorità federali svizzereAutorità federali svizzere

Alta pressione nella regione alpina

Una fascia di alta pressione spaziava sabato dalla Gran Bretagna al Mediterraneo determinando condizioni di tempo stabile anche nella regione alpina. A causa del moto discendente dell'aria all'interno della zona di alta pressione (subsidenza) l'aria in quota era particolarmente secca. L'Altopiano, invece, era ricoperto da uno strato di nebbia persistente, sotto il quale si trovava aria fredda e umida. Il limite superiore della nebbia si trovava a circa 900 metri di quota.

Notte fredda

Nella notte tra venerdì e sabato le temperature minime sono scese in tutte le stazioni di misura di MeteoSvizzera sotto lo zero. L'unica stazione che fa eccezione è quella di Vevey sulle rive del Lemano, dove il termometro si è fermato esattamente a 0.0 gradi.

In pianura sono stati registrati su entrambi i versanti delle Alpi valori compresi tra -5 e -3 nelle zone pianeggianti, tra 0 -2 gradi in prossimità dei laghi e in collina.

Temperature decisamente più basse sono state registrate nelle zone pianeggianti del Giura e nelle alte vallate alpine come il Goms o l'Engadina. Il valore più basso è stato registrato dalla rete di MeteoSvizzera a La Brévine con -25 gradi. Valori poco superiori sono stati misurati a Samedan (-23.5) e Andermatt (-23.1) facendo registrare la notte finora più fredda di questo inverno.

Ma quali sono le condizioni necessarie perché l'aria possa raffreddarsi in modo così marcato?

L'aria fredda è più densa

Per capire perché in determinati luoghi si possono riscontrare temperature molto basse, è importante sapere che la densità dell'aria aumenta al diminuire della temperatura, ovvero l'aria fredda ha una densità maggiore ed è quindi più pesante (per unità di volume) rispetto a quella calda. Se l'aria è più pesante rispetto quella circostante, l'aria più fredda "scivola" verso il basso e si accumula sui fondovalle alpini o nelle zone pianeggianti adiacenti i pendii. Infatti, nelle vallate alpine, già poco prima del tramonto si avverte una corente di aria fredda, in particolare ai piedi dei pendii.

Altri fattori che favoriscono un forte raffreddamento notturno

Affinché si possano raggiunere temperature molto basse, devono essere presenti determinate condizioni meteorologiche e topografiche. Innanzitutto, la massa d'aria deve essere già sufficientemente fredda. Idealmente si tratta di origine polare affluita in precedenza.

Ieri sera, tuttavia, altri fattori sono stati decisivi. Sotto l'influsso della zona di alta pressione, al di sopra dello strato di aria umida che giaceva sulla pianura, l'aria era particolarmente secca. L'umidità relativa misurata dalle nostre stazioni di montagna nelle ultime 24 ore era infatti in parte a una sola cifra percentuale. In aria secca, l'irraggiamento è più efficiente favorendo temperature più basse. Sotto i cieli sereni, ciò ha permesso un irraggiamento ancora più forte che si è tradotto in un notevole raffreddamento della massa d'aria di origine polare affluita verso la Svizzera qualche giorno fa.

Prima decade gelida nell'Europa settentrionale

In Scandinavia, in Russia e nelle Repubbliche Baltiche il nuovo anno è stato accolto con temperature molto basse. Sulle pianure della Svezia e della Finlandia settentrionale come pure nella Russia nordoccidentale sono stati regsitrati diffusamente valori sotto i -40 gradi.

In alcune stazioni di misura sono stati misurati valori con non si vedevano da alcuni anni. La stazione svedese di Kvikkjokk-Årrenjarka il 3 gennaio ha registrato -43,6°, battendo il precedente record di -43,0° che risaliva al 9 gennaio 1918.

A San Pietroburgo e Mosca sono stati registrati -25 gradi, nei dintorni diffusamente oltre -30 gradi.

Riscaldamento molto marcato fin'oltre il circolo polare

A partire dall'8 gennaio, forti correnti nordoccidentali hanno convogliato aria nettamente più mite di origine atlantica verso la Scandinavia dando origine a un aumento delle temperature particolarmente inusuale.

Dove pochi giorni prima si misuravano temperature fra -30 e -40 gradi si è passati rapidamente a valori di qualche grado sopra lo zero anche nelle regioni più settentrionali della Svezia, ovvero anche oltre il circolo polare artico. Il conseguente disgelo ha dato origine a un aumento significativo della portata dei fiumi, un fenomeno che così a nord fino alla fine del secolo scorso in gennaio non si riscontrava.

Infine, un'ulteriore particolarità del fenomeno sta nel fatto che l'aria molto mite è affluita da nordvest e non dai quadranti meridionali come più consueto.

Nel frattempo le temperature su buona parte dell'Europa settentrionale sono tornate sotto lo zero lasciando di nuovo spazio all'inverno artico.

Le informazioni dell'ultima parte di questo articolo sono tratte e adattate dalle pagine del servizio meteorologico svedese www.smhi.se e dal sito web russo www.gismeteo.ru.