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Sondiamo questa nuvolosità

MeteoSvizzera-Blog | 28 dicembre 2023

In questi giorni banchi di nubi basse affluiscono a tratti dalla pianura Padana fin sul Ticino centrale e meridionale. Al di sopra di questo strato di nuvole a bassa quota, transitano altri afflussi nuvolosi trasportati dalle correnti occidentali in quota. In questo blog cerchiamo di visualizzare questa situazione da diversi punti di vista.

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Immagini satellitari

Nell'animazione delle immagini satellitari che vi proponiamo qui sotto si possono identificare gli afflussi di nubi a bassa quota provenienti dalla Pianura Padana che hanno influenzato il tempo in particolare sul Ticino centrale e meridionale dal giorno di Natale a oggi. La formazione avviene perlopiù durante la notte (quando le immagini assumono colorazioni sul porpora); in alcune giornate poi questa nuvolosità riesce a dissolversi, in altre invece (come oggi) lo strato nuvoloso rimane compatto per praticamente tutta la giornata.

Al di sopra di queste nubi transitano, con un'ottima velocità di crociera, altri banchi nuvolosi, questa volta a quote più elevate e provenienti da ovest, sospinti dunque dai venti legati alla circolazione sinottica generale.

Le aree con colorazioni sul turchese, visibili nelle immagini che riguardano le ore diurne, indicano invece le zone in cui è presente un manto nevoso, in questo caso dunque le Alpi; questo è intuibile oltre che dalla forma delle colorazioni turchesi, anche dal fatto che queste ultime rimangono ferme sul posto.

Radiosondaggio

Qui sotto abbiamo creato per voi un'animazione delle misure del radiosondaggio di Novara. I radiosondaggi sondano, come dice la parola stessa, le condizioni dell'atmosfera per quanto riguarda i principali parametri di interesse (temperatura, umidità, vento) salendo in verticale per parecchi chilometri e fornendo così fondamentali informazioni, ad esempio sulla quota del limite superiore delle nuvole, sulla presenza di inversioni termiche, eccetera.

Ad esempio, come in questo caso, quando la linea rossa (che indica la temperatura) e la linea tratteggiata blu (temperatura del punto di rugiada) si avvicinano, fin anche quasi a toccarsi, significa che a quella quota è con buona probabilità presente uno strato nuvoloso. In altre parole, se la temperatura del punto di rugiada, che è la temperatura "teorica" che una massa d'aria deve raggiungere per fa sì che l'umidità che contiene cominci a condensare, raggiunge il valore della temperatura effettiva, ecco che avviene la condensazione e quindi si formano delle nubi. Nel radiosondaggio qui sotto si possono quindi identificare i due strati nuvolosi che troviamo poi anche nella realtà (nella foto di copertina ma anche nelle immagini satellitari).