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Neve, bene ma non benissimo

MeteoSvizzera-Blog | 26 dicembre 2023
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Dopo due anni di magra, per l’innevamento Natalizio a sud delle Alpi e non solo, quest’anno siamo messi un po’ meglio. Ma sembra che dovremo accontentarci.

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Il periodo Natalizio è per eccellenza quello dedicato agli sport invernali. Chi in slitta, chi con il bob, chi con le ciaspole, chi sulle piste e chi fuori, un po’ tutti vanno alla ricerca della neve.  Gli ultimi due inverni hanno subito di precipitazioni deficitarie ed un innevamento minimo su tutto l’arco alpino. Si è salvato chi ormai la neve la produce in casa, tecnica che però, pur mettendo una pezza al mancato innevamento, fa perdere gran parte del fascino dell’inverno, quello vero.

L’inverno attuale è partito bene sull’arco Alpino, con nevicate che hanno superato tutte le speranze. Poi però, complice un marcato aumento delle temperature con pioggia fino a oltre 2000m di quota, e l’attesa grande nevicata della scorsa settimana, che si è rivelata un bluff previsionale, gli entusiasmi si sono leggermente smussati.

Sull’arco alpino troviamo un buon innevamento sopra un limite che varia da oltre 2000 m sulle Alpi occidentali fino a 1500 metri verso i Grigioni. Durante le precipitazioni il limite delle nevicate si è infatti portato a quote molto alte per la stagione.

A sud delle Alpi le nevicate sono sempre giunte sospinte da nord-ovest, situazioni che tipicamente non portano grandi quantitativi. I comprensori sciistici hanno potuto aprire la stagione, anche se in gran parte solo parzialmente. Fra le destinazioni invernali per grandi e piccini del sud delle Alpi troviamo solo San Bernardino con quasi 30 cm di neve in paese, a Bosco Gurin si accontentano di 8 cm, a Carì una sbiancata resiste ancora, ma non abbiamo misure ufficiali, ad Airolo siamo ormai fissi a 0 cm, come anche Campo Blenio che non registra neve al suolo. Vi ricordate quando a Natale si sciava a Novaggio?

Fortunatamente, ormai, la neve artificiale permette di far gioire comunque gli avventori, come a Lüina o Campo Blenio, altrove basta salire in quota per sfruttare il bianco manto, come al Nara dove si sfruttano le piste più alte.

In Val Bedretto gli apporti di neve da nord-ovest sono stati buoni e la valle gode di un innevamento soddisfacente.

Le nevicate di inizio dicembre, sospinte da venti da nord-ovest oltre la cresta alpina, hanno portato un innevamento a San Bernardino che si trova attualmente solo leggermente sotto la media pluriennale.

In quota i forti venti hanno spazzato i pendii provocando accumuli molto variabili, la misura del Pian Grand a 2384m segna 74 cm, rispetto alla media pluriennale di 98 cm.

Bosco Gurin nelle situazioni di precipitazioni portate da nord-ovest resta maggiormente al riparo della cresta alpina, di conseguenza gli apporti sono minori. Attualmente gli 8 cm misurati in paese se confrontati alla media pluriennale si portano solo al 15%

In quota le misurazioni di SLF segnano dai 34 ai 45 cm rispetto ad un mediano attorno agli 80 cm. Anche qui il vento ha portato accumuli molto variabili sui pendii.

Dovremo accontentarci?

A medio termine sì. Dagli ultimi dati la perturbazione attesa per il fine settimana non viene confermata lasciandoci al margine di correnti da ovest. Situazioni da ovest da noi in gergo definite un tempo inutile per l’inverno, visto che non portano precipitazioni di sorta, se non sporadici annuvolamenti.

A lungo termine, e dando un’occhiata sul mese di gennaio, i modelli propongono un cedimento attorno alla metà del mese, più una speranza che una certezza, anche considerando che gennaio è tipicamente fra i mesi più asciutti dell’anno.

Morale

Se vi trovate sulla neve, trattatela bene, coccolatela e non sciupatela, è probabilmente l’unica per il periodo Natalizio.