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La tempesta Ciarán toccherà anche la Svizzera?

MeteoSvizzera-Blog | 01 novembre 2023
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Una depressione molto profonda si sta dirigendo verso il sud dell'Inghilterra. I suoi effetti si faranno sentire anche in Svizzera?

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Situazione generale

Una vasta area di bassa pressione è presente da diversi giorni nei pressi delle Isole britanniche ed è in grado di influenzare il tempo dell’intera Europa centro-settentrionale, zona alpina compresa. Al suo interno si sono sviluppate a più riprese nuove depressioni. Essa è alquanto tenace e sono pochi i cambiamenti in vista in relazione alla situazione sinottica generale a livello europeo nei prossimi giorni. Persisteranno dunque condizioni perlopiù instabili.

La tempesta «Ciarán»

Fra martedì e mercoledì nel mezzo dell’Atlantico ha iniziato a svilupparsi una depressione che è stata denominata "Ciarán" dal MET Office, il Servizio meteorologico nazionale britannico. "Ciarán" si è sviluppata e si sta approfondendo al di sotto della corrente a getto (il cosiddetto jet stream), la fascia dei forti venti occidentali che spira a circa 9 km di quota. In questi giorni la corrente a getto è particolarmente forte, con velocità del vento superiori ai 300 km/h. Ciò favorisce lo spostamento di "Ciarán" che attraverserà l’Atlantico in circa 24 ore, rinforzandosi ulteriormente, e si verrà a trovare entro mercoledì sera a sud-ovest dell’Irlanda. Giovedì mattina la depressione raggiungerà la punta sud-occidentale dell’Inghilterra e si approfondirà ulteriormente. Secondo le previsioni numeriche attualmente disponibili, la pressione al suo centro scenderà fino a valori notevoli, fra 951 e 953 hPa. Simili valori di pressione, estremamente bassi, associati al movimento rapido del centro della depressione portano alla nascita di venti molto forti, che meritano un’attenzione particolare. Fra questa sera e domani mattina i servizi meteorologici stimano raffiche massime che potrebbero raggiungere velocità fra i 130 e i 190 km/h sul fianco sud-ovest di Ciarán. Entro giovedì sera Ciarán si sposterà poi verso nord-est, andando lentamente a colmarsi e raggiungendo indebolita la costa orientale dell’Inghilterra.

Avete detto «Ciarán»?

Come si pronuncia "Ciarán"? È la domanda che si pone tutta l'Europa. Ecco un video che vi aiuterà a pronunciare questo nome irlandese o scozzese di origine gaelica.

Quali saranno gli effetti in Svizzera?

Ciarán rimarrà lontana dalla Svizzera, ma ciò nonostante i suoi effetti si sentiranno anche nella regione alpina. Fortunatamente la distanza dal centro della depressione è tale che gli effetti saranno decisamente inferiori rispetto a quelli che sono attesi fra il Nord della Francia e il Sud dell’Inghilterra.

Nella notte su giovedì e fino a inizio pomeriggio di giovedì i venti da sudovest si rafforzeranno anche sulla Svizzera, in particolare quella nordalpina. Nel Giura le raffiche di vento potrebbero raggiungere sopra i 600 metri velocità attorno ai 60-90 km/h, mentre nelle Alpi sopra i 2000 metri MeteoSvizzera si attende raffiche fin verso i 90 – 130 km/h. Nella regione alpina "Ciarán" provocherà un importante calo di pressione che favorirà lo sviluppo di una fase di favonio da sud breve ma marcata. In base alle informazioni attualmente disponibili, nelle vallate toccate dal favonio  attendiamo raffiche di vento con velocità fra gli 80 e i 110 km/h.

Di conseguenza per queste regioni è stata emessa un'allerta di livello 2 (pericolo moderato) per venti tempestosi valida 12 ore, dalla mezzanotte di giovedì 2.11.2023 fino a mezzogiorno.

La catena alpina proteggerà in gran parte il versante sudalpino. Anche a Sud delle Alpi fra giovedì mattina e giovedì pomeriggio si potranno sviluppare dei venti dal settore sud, con raffiche fra 50 e 70 km/h, che si sentiranno soprattutto alle quote collinari del Sottoceneri.

La perturbazione associata alla depressione “Ciarán” si muove velocemente e attraverserà la regione alpina in circa 24 ore. Gli accumuli di precipitazioni non saranno dunque esagerati. Come indicato dalla mappa riportata in figura 3 le precipitazioni maggiori sono attese fra la zona del Lago di Como e il massiccio del Bernina. Questa distribuzione delle precipitazioni è tipica delle situazioni meteorologiche nelle quali manca lo sviluppo sulla Pianura Padana di una corrente in grado di alimentare un flusso da sudest di umidità sufficientemente forte verso le Alpi.

Entro giovedì sera ci attendiamo lungo le Alpi ed in Engadina sopra 1800 metri da 20 a 40 cm di neve, che soprattutto verso l’Engadina sarà alquanto bagnata. In questa zona, infatti, durante la giornata riuscirà ad infilarsi dell’aria temporaneamente più calda da sudovest, che porterà per alcune ore il limite delle nevicate a salire ben oltre i 2000 metri di quota. Nelle altre regioni alpine i quantitativi saranno inferiori. Sopra i 2500 metri la neve cadrà invece meno bagnata e entro venerdì mattina sulle Alpi centrali ed orientali a queste quote cadrà un buon mezzo metro di neve fresca. Le precipitazioni nevose sono allertate con un’allerta di livello 2.

Per le regioni adiacenti del Nord e centro dei Grigioni è stata invece emessa un’allerta di livello 2 per le piogge e non per la neve, essendo queste regioni situate a quote inferiori.

Con il passaggio della perturbazione le correnti in quota ruoteranno e dal pomeriggio di giovedì inizieranno a soffiare da nordovest. Di conseguenza le precipitazioni cesseranno sul versante sudalpino, dove in serata e nella notte su venerdì soffierà anche un debole vento da nord nelle vallate superiori. Mentre sul versante nordalpino si svilupperà una situazione di sbarramento che porterà il limite delle nevicate a scendere verso i 1000 metri di quota.