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Pubblicato il rapporto sul clima 2022

MeteoSvizzera-Blog | 24 settembre 2023

Nel suo rapporto sul clima, MeteoSvizzera fornisce un resoconto dettagliato delle condizioni meteorologiche dello scorso anno e le colloca nel contesto delle tendenze climatiche a lungo termine. Il 2022 è entrato nella storia del clima svizzero come l'anno più caldo dall'inizio delle misurazioni nel 1864. In alcune località è stato anche l'anno più soleggiato dall'inizio dei rilevamenti.

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Con il rapporto sul clima, MeteoSvizzera registra e analizza costantemente la storia climatica del nostro Paese. Questo rapporto ha sostituito i precedenti Annali nel 2011. Numerosi grafici e tabelle relativi a misure quali temperatura, precipitazioni e durata del soleggiamento, nonché a una serie di indicatori climatici correlati, forniscono un quadro chiaro dell'anno in questione. Vengono inoltre descritti la composizione dell'atmosfera (ozono e aerosol) e la sua evoluzione. Il rapporto sul clima è disponibile in versione cartacea oppure online in formato PDF. Abbiamo riassunto per voi i fatti principali dell'anno scorso.

Un anno record

La temperatura media annuale a livello nazionale nel 2022 è stata di 7,4°C (1,6°C al di sopra della norma 1991-2020), di gran lunga il valore più alto dall'inizio delle misurazioni nel 1864. L'anno 2022 è stato costellato da stagioni e mesi molto caldi.

Un inverno mite è stato seguito dalla quarta primavera più calda a livello nazionale dall'inizio delle misurazioni nel 1864. Il caldo è continuato con la seconda estate più calda mai registrata. Solo l'estate del 2003, storicamente rovente, è stata ancora più calda. Nella media nazionale, giugno è stato il secondo mese di giugno più caldo, luglio il quarto più caldo e agosto il terzo più caldo dall'inizio delle misurazioni. I tre mesi estivi hanno portato in Svizzera un periodo canicolare, con temperature massime che hanno superato i 36°C. Il caldo superiore alla media è continuato anche in autunno.

Tanto sole, poche precipitazioni

Il 2022 è stato un anno molto soleggiato. Tre dei quattro siti con serie di dati omogeneizzati che coprono più di 120 anni - Ginevra, Basilea e Zurigo - hanno registrato l'anno più soleggiato dall'inizio delle misurazioni.

A sud delle Alpi, i totali delle precipitazioni sono stati inferiori alla media in tutte e quattro le stagioni. La primavera e l'estate sono risultate povere di precipitazioni in tutta la Svizzera. In autunno, la Svizzera occidentale ha ricevuto abbondanti precipitazioni. Nella media nazionale, il 2022 è stato uno dei dieci anni meno piovosi dall'inizio delle misurazioni nel 1864. A causa della siccità persistente a partire dall'inverno, nella primavera del 2022 sono scoppiati incendi boschivi nei cantoni di Berna, Ticino e Vallese.

Evoluzione climatica a lungo termine

Il rapporto sul clima di MeteoSvizzera non solo confronta l'anno passato con l'attuale periodo standard 1991-2020 ma lo colloca anche nel contesto delle tendenze climatiche a lungo termine in Svizzera. L'aumento a lungo termine delle temperature in Svizzera è evidente e riguarda tutte le stagioni. La media degli ultimi dieci anni (2013-2022) è la più alta dall'inizio delle misurazioni sistematiche. È superiore di 2,5°C rispetto al periodo di riferimento preindustriale 1871-1900.

Senza misure efficaci di protezione del clima su scala globale, si prevede che il riscaldamento dovuto ai cambiamenti climatici antropogenici continuerà in modo significativo in Svizzera. Di conseguenza, i giorni di gelo, ad esempio, continueranno a diminuire. In questo senso, anche l'isoterma dello zero gradi continuerà a salire, portando a un aumento degli inverni con poca neve.

Stabilizzazione dello strato di ozono

A partire dal 1970 circa, il rilascio di sostanze dannose per lo strato di ozono ha portato a una significativa riduzione del tasso di ozono nell'atmosfera. Grazie alla Convenzione di Montreal del 1987, la produzione e il consumo di queste sostanze sono stati progressivamente ridotti. La più lunga serie di misurazioni dell'ozono totale al mondo, effettuata ad Arosa e Davos, mostra che lo strato di ozono si sta lentamente stabilizzando dal 1990. Questo dato è importante perché lo strato di ozono ci protegge dalle radiazioni UV incidenti. Nel 2022, la radiazione UV è stata superiore alla media a lungo termine, soprattutto a causa della luce solare spesso molto forte.

Molta polvere del Sahara nell'atmosfera in primavera

Come mostrano le misurazioni dell'aerosol effettuate sulla Jungfraujoch, gli afflussi di polveri sahariane nel 2022 sono stati particolarmente numerosi e intensi nei mesi di marzo-giugno e ottobre 2022. Questi mesi sono stati contraddistinti da una serie di eventi durante i quali il cielo e il manto nevoso in montagna hanno assunto una tonalità da gialla a rossastra a causa della presenza di polveri sahariane.

L'afflusso di polveri sahariane in primavera ha anche contribuito ad accelerare lo scioglimento dei ghiacciai nel corso dell'anno scorso, il più importante dall'inizio dei rilievi.

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