Alla fine di agosto, una depressione d'alta quota si è staccata dalle correnti occidentali sulla regione alpina ed ha iniziato il suo viaggio sui Balcani verso la Grecia e infine verso il Nord Africa, causando danni considerevoli.
Tra il 4 e il 7 settembre, un sistema stazionario di bassa pressione ha causato piogge estreme in Grecia, Bulgaria e Turchia. In seguito, la depressione si è spostata verso il Nord Africa, indebolendosi temporaneamente. Sul caldo Mediterraneo orientale, la depressione si è nuovamente rafforzata, trasformandosi in un cosiddetto "Medicane". Il 10 settembre, la depressione temporalesca ha raggiunto le coste libiche con piogge torrenziali e forti venti.
Il 12 settembre, il Servizio meteorologico libico ha pubblicato una sintesi dei valori misurati durante il passaggio della tempesta. Secondo questo rapporto, sono caduti tra i 150 e i 240 mm in 12 città della costa orientale libica, tra cui Bengasi, Al-Bayda, Shahat e Derna. Le precipitazioni più abbondanti, 414,1 mm, sono state registrate ad Al-Bayda. Il rapporto del Servizio meteorologico libico non specifica il periodo delle precipitazioni, ma l'intero evento ha avuto luogo durante un solo giorno e quindi le quantità di pioggia sono valide per 24 ore al massimo. Inoltre, vengono citati temporali con raffiche tra i 70 e gli 80 km/h, che non sembrano estremi per gli standard svizzeri. Tuttavia, le misurazioni sono probabilmente molto sottostimate in base alle analisi delle mappe meteorologiche.
Intere strisce di terra sono state spazzate via nel Mediterraneo, molti edifici sono stati gravemente danneggiati e due dighe sono state probabilmente distrutte. La tempesta ha causato anche la morte di molte persone. Fonti non verificate stimano il numero di morti in oltre 2000.
Il termine "Medicane" è un neologismo composto dalle parole "Mediterraneo" e "uragano" e si riferisce a tempeste di piccola scala con raffiche superiori a 111 km/h e precipitazioni estreme. In media si osserva 1 Medicane all'anno. È più probabile che tali tempeste si verifichino in autunno, quando le acque del Mar Mediterraneo sono particolarmente calde e le gocce d'aria fredda si muovono da nord verso il Mediterraneo.
Nel caso della tempesta Daniel, la separazione dell'aria fredda in quota è avvenuta sopra le Alpi alla fine di agosto. In seguito l'aria fredda si è spostata, senza effetti meteorologici degni di nota e quasi invisibile sulle carte meteorologiche, verso la Grecia, dove ha contribuito alla formazione di un minimo stazionario e successivamente ha portato alla formazione del Medicane Daniel.