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Agosto 2023 a sud delle Alpi

MeteoSvizzera-Blog | 13 settembre 2023

Nella Svizzera italiana il mese di agosto ha mostrato un’anomalia delle temperature rispetto alla norma compresa fra +1.0 e +1.5 °C, risultando il nono mese di agosto più caldo dal 1864 ad oggi. Il tempo è stato più fresco del normale nei primi e negli ultimi giorni del mese, mentre fra il giorno 13 e il giorno 25 si è verificata la terza ondata di caldo dell’estate, la più intensa dell’estate e la più lunga e intensa fra le ondate di caldo tardive. A fine mese sono state registrate precipitazioni abbondanti, precedute da una grandinata eccezionale nel Locarnese.

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Temperatura superiore alla norma

A sud delle Alpi l’anomalia della temperatura media di agosto 2023 rispetto alla norma 1991-2020 è stata generalmente compresa fra +1.0 e +1.5 °C. Fra le stazioni di MeteoSvizzera, solamente quella del San Bernardino ha fatto registrare uno scarto dalla media minore e pari a +0.5 °C. Per il versante sudalpino si è trattato del nono mese di agosto più caldo mai registrato dall’inizio delle misure nel 1864.

Nella prima decade del mese le temperature sono rimaste al di sotto della norma, con le maggiori anomalie negative, comprese fra -3 e -6 °C, registrate in montagna fra il 6 e il 9 agosto. In seguito, fra il 10 e il 26 agosto, le temperature sono salite al di sopra della norma. Le anomalie positive più marcate sono state raggiunte a partire dal 13 agosto, quando si è presentata la terza ondata di caldo dell’estate. Dal 27 agosto alla fine del mese le temperature sono tornate invece su valori inferiori alla norma.

Canicola intensa e tardiva

Il terzo periodo canicolare dell’estate 2023, iniziato domenica 13 agosto, è stato contrassegnato da due periodi diversi fra loro. Il primo, dal 13 al 18 agosto, è stato accompagnato da uno spiccato ciclo diurno delle precipitazioni con rovesci e temporali serali soprattutto nelle Alpi che hanno contribuito a mitigare le temperature soprattutto nelle ore serali. Il secondo, dal 19 al 25 agosto, ha visto invece la presenza di un forte anticiclone sulla regione alpina che ha impedito lo sviluppo dei fenomeni d’instabilità. Pertanto le temperature più elevate sono state raggiunte proprio in questa seconda fase dell’ondata di caldo, con l’isoterma di zero gradi che è salita per alcuni giorni al di sopra dei 5000 metri. Tra lunedì 21 e giovedì 24 agosto le temperature, sia minime che massime, sono state molto elevate con anomalie rispetto alla norma fino a oltre 10 gradi in montagna. Durante questo periodo canicolare si sono verificate le giornate più calde dell’estate 2023.

Sia a Locarno-Monti sia a Lugano la temperatura media ha superato i 25 gradi per 7 giorni consecutivi, numero che si avvicina al valore medio degli ultimi due decenni. Per 5 giorni consecutivi è invece stata superata la soglia dei 27 gradi di temperatura media, evento che negli ultimi due decenni viene registrato sempre più frequentemente, ma che considerando tutta la serie storica si è verificato solo poche volte (10 volte per entrambe le stazioni, 9 delle quali a partire dall’anno 2003). Per la stazione di Locarno-Monti la serie di 5 giornate consecutive è stata superata solo una volta nel 2003 (11 giornate consecutive) e, così come a Lugano, eguagliata negli anni 2015, 2019 e 2022.

Per entrambe le stazioni di misura la terza ondata di caldo dell’estate 2023 è risultata molto tardiva. Solo per la stazione di Lugano e considerando la soglia di 25 gradi il 2011 ha mostrato un’ondata di caldo che è terminata più tardivamente, un giorno dopo rispetto a quanto verificatosi nel 2023 (26 agosto anziché 25 agosto). Per la stazione di Locarno-Monti, così come per entrambe le stazioni considerando la soglia dei 27 gradi, il periodo canicolare in questione risulta il più tardivo dall’inizio delle misure. Si può quindi considerare la terza ondata di caldo dell’estate 2023 come la più lunga e intensa tra le ondate di caldo tardive.

Primati di temperatura

Soprattutto nelle vallate alpine e in montagna, durante il terzo periodo canicolare dell’estate 2023 sono stati registrati diversi record per il mese d’agosto. Per quanto riguarda le temperature minime, i 19.9 °C registrati ad Acquarossa – Comprovasco sia il 21 sia il 22 agosto hanno superato i 19.2 °C del 5 agosto 2003 (inizio delle misure nel 1971). A Magadino – Cadenazzo, dove le misure sono disponibili dal 1959, i 21.8 °C del 21 agosto costituiscono il nuovo primato, superiore di 0.9 °C alla minima del 22 agosto 1987. Per quanto riguarda invece le temperature massime, a Piotta i 34.1 °C del 23 agosto hanno superato di solo 0.1 °C il precedente primato del 13 agosto 2003 e costituiscono anche il secondo valore più elevato mai misurato in questa stazione, dietro ai 35.4 °C del 27 giugno 2019. Sempre il 28 agosto sono stati raggiunti i 28 °C a San Bernardino, nuovo primato superiore di 0.4 °C ai 27.6 °C del 13 agosto 2003 e quinto valore più elevato in assoluto per questa località, in cui il record di 31.3 °C risale al 26 luglio 1983. A Piotta le misure sono iniziate nel 1970, a San Bernardino nel 1968. Anche per quanto riguarda le temperature medie giornaliere durante la canicola di agosto sono stati registrati nuovi primati in alcune stazioni di misura.

Grandinata eccezionale

A sud delle Alpi la canicola è terminata la sera del 25 agosto con forti temporali associati a forti raffiche di vento e grandine di grosse dimensioni. Il temporale più violento ha investito il Locarnese producendo chicchi di grandine fino a 5 – 7 cm di diametro che hanno provocato danni ingenti soprattutto agli edifici e alle automobili. In particolare, la zona più colpita è risultata una fascia fra Ronco sopra Ascona, la parte nord di Ascona, Losone, Locarno, Muralto e Minusio. Anche le Isole di Brissago sono state colpite dal maltempo, che ha provocato la caduta di alberi secolari. La stazione meteo di MeteoGroup delle isole ha registrato una raffica di oltre 150 km/h.

Precipitazioni superiori alla norma

Il totale delle precipitazioni mensili mostra i valori più elevati in una fascia comprese fra il Locarnese e la Mesolcina, che comprende le Centovalli, la bassa Valle Maggia, la bassa Verzasca e la Riviera. In queste regioni sono stati superati i 300 mm di precipitazione ed è piovuto fino al 150 – 200 % della norma 1991-2020. Spostandosi più a nord e soprattutto più a sud, il totale delle precipitazioni mensili è stato invece inferiore. Sul Mendrisiotto è piovuto addirittura meno della media pluriennale.

Piogge intense a fine mese

Le precipitazioni più abbondanti del mese sono cadute fra il 26 e il 28 agosto, quando una situazione di sbarramento da sud ha provocato accumuli fra 120 e 250 mm sull’Arco di 48 ore. Gli accumuli maggiori sono stati registrati nella fascia compresa tra il Locarnese, la Bassa Vallemaggia, la Valle Verzasca, la Riviera e la Bassa Valle di Blenio, dove sono caduti 200-300 mm, tra le Centovalli e la media Verzasca come pure in Riviera localmente fino a 370 mm. Soprattutto nella fase iniziale dell’evento le precipitazioni sono state accompagnate da temporali, con picchi d’intensità fino a 100 mm in poche ore e un massimo di circa 250 mm in 24 ore in una fascia tra la Verzasca e la regione di Biasca. Le regioni meno toccate dall’evento sono state l’alta Leventina, la Valposchiavo e il Mendrisiotto, dove sono caduti 90-140 mm. Alcune stazioni di misura sudalpine hanno registrato nuovi primati per quanto riguarda il mese di agosto: in 24 ore a Poschiavo sono caduti 91.8 mm (inizio delle misure nel 1959), a Vira Gambarogno 170.4 mm (inizio delle misure nel 1961), in 48 ore a Biasca sono stati misurati 366.9 mm (inizio delle misure nel 1900), a San Bernardino 234.2 mm (misure disponibili dal 1968).

Soleggiamento di poco superiore alla norma

A sud delle Alpi il soleggiamento di agosto ha fatto registrare il 95-110 % della norma 1991-2020. Fra le stazioni sudalpine, Stabio è risultata la più soleggiata con il 110 % della norma, Poschiavo la meno soleggiata con il 95 % di essa.