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Luglio 2023 a sud delle Alpi

MeteoSvizzera-Blog | 08 agosto 2023
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Nella Svizzera italiana il mese di luglio è stato di 1.0 °C più caldo della norma 1991-2020. Nonostante si siano verificate due brevi ondate di caldo, non sono stati registrati nuovi primati di temperatura. I temporali sono stati frequenti e talvolta intensi, provocando la caduta di grossi chicchi di grandine. Il numero di ore di sole è stato in linea con la norma 1991-2020.

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Temperatura superiore alla norma

A sud delle Alpi la temperatura media del mese di luglio è risultata di 1.0 °C superiore alla norma 1991-2020; si è trattato del quattordicesimo mese di luglio più caldo dall’inizio delle misure nel 1864. Il luglio più caldo fu quello del 2015 con una deviazione rispetto alla norma di oltre +3 °C, il più freddo risale al lontano 1919.

Le stazioni di rilevamento che hanno mostrato l’anomalia minore sono state Robiei e San Bernardino con rispettivamente +0.4 °C e +0.7 °C rispetto alla norma 1991-2020; a Magadino e Cimetta, invece, essa ha raggiunto +1.3 °C. Le temperature medie giornaliere non si sono discostate molto dalla norma, tranne durante le due ondate di caldo che si sono verificate fra il 9 e l’11 luglio e fra il 16 e il 20 luglio. Inoltre, verso la fine del mese le temperature sono scese per alcuni giorni sotto la media in modo significativo, in particolare in montagna.

Due brevi ondate di caldo

Fra il 9 e l’11 e fra il 16 e il 20 luglio la Svizzera italiana è stata interessata da due brevi ondate di caldo, cioè da due periodi in cui la temperatura media giornaliera alle basse quote è stata di almeno 25 °C in modo diffuso. Durante la prima ondata, la temperatura più elevata è stata registrata a Biasca con 35.3 °C, seguita da Magadino con 33.5 °C. I valori minimi più elevati sono invece stati misurati a Lugano con 22.3 °C e a Locarno Monti con 21.0 °C. Durante la seconda fase canicolare la colonnina di mercurio non ha superato i 33.3 °C di Magadino, mentre di notte la temperatura misurata più elevata è stata di 23.3 °C a Lugano, valore inferiore di 0.2 °C dal decimo più elevato mai registrato a partire dal 1864 in questa località. I 21.8 °C misurati la mattina del 16 luglio a Magadino – Cadenazzo costituiscono invece il terzo valore di temperatura minima giornaliera più elevata misurata in questa stazione a partire dall’inizio delle misure nel 1959.

Molte giornate estive, giornate e notti tropicali

Nonostante in luglio non siano stati registrati nuovi record di caldo, come mostrato nella tabella sottostante il numero di giornate estive (temperatura massima di almeno 25 °C), tropicali (temperatura massima di almeno 30 °C) e di notti tropicali (temperatura minima di almeno 20 °C) è risultato elevato, superiore alla norma 1991-2020.

Anche se fanno più notizia i record di temperatura rispetto agli elevati valori degli indicatori climatici riportati nella tabella, non dobbiamo dimenticare che il riscaldamento globale si manifesta anche e soprattutto attraverso la persistenza di temperature continuamente più elevate della norma, anche se non da primato.

Temporali frequenti e intensi

Così come in giugno, anche nel mese di luglio a sud delle Alpi i rovesci e i temporali sono stati frequenti: le giornate completamente asciutte sono state solamente dieci. In altre parole, due giorni su tre è piovuto in almeno una zona della Svizzera italiana. I temporali più violenti ed estesi si sono verificati fra l’11 e il 12 luglio e il 24 luglio. La perturbazione dell’11-12 luglio ha scacciato la canicola a suon di temporali, grandinate e forti raffiche di vento. A Poschiavo sono caduti 9.2 mm di pioggia in 10 minuti, quantitativo che viene raggiunto mediamente ogni 2-5 anni. Anche altre stazioni di misura hanno misurato intensità di pioggia elevate, i cui periodi di ritorno sono stati generalmente compresi fra 1 e 3 anni. Sul Luganese la grandine ha raggiunto localmente i 4 cm circa di diametro e anche la bassa Valle di Blenio è stata interessata da forti grandinate. Le raffiche di vento hanno raggiunto alle basse quote i 70-75 km/h, in montagna i 100-110 km/h. Anche il 24 luglio si sono verificati forti temporali con  grandinate consistenti, non solo nel Luganese ma anche in una fascia compresa fra la Val Verzasca e la Mesolcina, dove i chicchi hanno raggiunto i 3-4 cm di diametro. Un altro temporale con grandine è stato quello del 18 luglio, che ha provocato la caduta di chicchi eccezionalmente grandi nelle Alpi, in particolare in Alta Valle Maggia in una fascia compresa fra Robiei e Fusio. Si è trattato di un evento raro: in quella zona delle Alpi grandine di tali dimensioni avvengono mediamente una volta ogni 30 anni.

Forti differenze nel totale mensile di precipitazioni

Nonostante i temporali frequenti, solamente poche regioni hanno superato la norma 1991-2020 per quanto riguarda il totale mensile delle precipitazioni. In particolare, è piovuto di più del normale sul Sottoceneri e nella media Mesolcina, così come in Val Bregaglia e Valposchiavo. Le stazioni di Cimetta, Magadino e Locarno Monti hanno registrato un totale di pioggia pari al 55-65 % della norma, mentre Lugano il 129 % di essa, Stabio e Poschiavo addirittura il 150 % della media.

Soleggiamento nella norma

In luglio il totale del numero di ore di sole misurate dalle stazioni di MeteoSvizzera è risultato attorno alla norma 1991-2020. Lugano ha registrato 260 ore di sole, Locarno Monti 268, Magadino 271. Ad Acquarossa – Comprovasco e a Robiei esse sono state 168, a Grono 196, a Poschiavo 167. Questi valori non si discostano tuttavia in modo significativo dalla norma 1991-2020: in tutte le stazioni il soleggiamento è stato compreso fra il 96 e il 106 % della media, solo a San Bernardino esso non ha superato l’87 %. Queste differenze mostrano come, da un punto di vista climatologico, il soleggiamento del mese di luglio risulti maggiore sulle regioni meridionali rispetto a quelle alpine.