A sud delle Alpi il mese di giugno è risultato di un grado e mezzo più caldo della norma 1991-2020, il settimo giugno più caldo dal 1864 ad oggi. Così come in maggio, anche in giugno le precipitazioni sono state frequenti, per lo più a carattere temporalesco.
A sud delle Alpi la temperatura media del mese di giugno è risultata di 1.5 °C superiore alla norma 1991-2020; si è trattato del settimo mese di giugno più caldo dall’inizio delle misure nel 1864. Il giugno più caldo fu quello del 2003 con una deviazione rispetto alla norma di oltre +4 °C, il più freddo risale al lontano 1871.
Le stazioni di rilevamento che hanno mostrato l’anomalia minore sono state Locarno Monti con +1.1 °C e Stabio, Lugano e San Bernardino con +1.2 °C rispetto alla norma 1991-2020; a Grono e Piotta, invece, essa ha raggiunto +1.6 °C. Nella prima parte del mese sono state registrate temperature in linea con la media pluriennale, mentre dopo la metà di giugno esse sono state più elevate della norma con anomalie generalmente comprese fra +2 e +4 °C. Il giorno 26 lo scarto dalla media ha toccato i +5 / +6 °C in alcune stazioni di misura di montagna e delle valli superiori.
Alle basse quote sudalpine durante il mese di giugno sono state registrate molte giornate estive, cioè con temperatura massima di almeno 25 °C. A Lugano esse sono state 19, a Locarno Monti 23, a fronte di una norma 1991-2020 di 16 giornate estive per entrambe le stazioni di misura.
Le giornate tropicali, cioè quelle in cui il termometro tocca i 30 °C o più, sono state invece appena inferiori alla norma: 2 a Locarno (norma 3) e 4 a Lugano (norma 2). A Locarno Monti la prima giornata tropicale dell’anno è stata registrata il 26 giugno, sette giorni dopo la data media del periodo di riferimento 1991-2020.
In giugno sono state registrate 3 notti tropicali a Locarno e 4 a Lugano. Per entrambe le località la norma 1991-2020 per il mese di giugno di questo indicatore climatico, che rappresenta il numero di notti in cui la temperatura non scende al di sotto dei 20 °C, è pari a 2.
Come già in maggio, anche in giugno a sud delle Alpi si sono verificate precipitazioni quasi ogni giorno: mediamente due giorni su tre. Si è trattato quasi esclusivamente di temporali pomeridiani e serali, in alcuni casi anche piuttosto forti. L’11 giugno a Stabio un forte temporale ha portato 63.3 mm in due ore, nono valore più elevato per questa stazione, che viene superato in media ogni 3-8 anni. Il 12 giugno Lugano ha registrato 22.0 mm di pioggia in dieci minuti, il valore più elevato per il mese di giugno, l’ottavo più alto considerando tutti i mesi dell’anno, con un periodo di ritorno di 6-7 anni. Per entrambe queste stazioni l’inizio delle misure sistematiche risale al 1981.
Trattandosi per lo più di temporali, i totali di pioggia mensile sono risultati piuttosto diversi fra una regione e l’altra, ma generalmente inferiori alla norma 1991-2020. Fra le stazioni di misura di MeteoSvizzera, solamente a Cimetta con 233.8 mm è stato raggiunto il 131 % della norma e a Stabio con 157.8 mm il 107 % di essa. Le zone con precipitazioni meno abbondanti rispetto al normale sono state quelle dell’Alto Ticino e dell’Alto Moesano, dove è stato registrato il 45 – 55 % della precipitazione media di giugno.
A sud delle Alpi il numero totale di ore di sole di giugno 2023 è risultato di poco superiore alla norma 1991-2020. Mediamente, è stato misurato il 10-20 % in più del soleggiamento atteso in questo primo mese estivo. Solamente la stazione di rilevamento di Cimetta ha registrato un numero di ore di sole pari alla norma. Con 268.3 ore di sole (113 % della norma), a Locarno Monti è stato registrato il nono mese di giugno più soleggiato dall’inizio delle misure nel 1961.