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In luglio caldo, temporali e incendi

MeteoSvizzera-Blog | 31 luglio 2023
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In Svizzera, il mese di luglio è stato caratterizzato da diversi eventi meteorologici di grande impatto: verso metà mese, si è verificata un'ondata di caldo che si è protratta per diversi giorni. Allo stesso tempo, alcuni temporali hanno attraversato il versante settentrionale delle Alpi. Molte stazioni di misura hanno registrato nuovi record di vento per i mesi estivi. Sul versante meridionale delle Alpi, una seconda ondata di caldo è seguita a partire dalla metà del mese. In questo periodo si è verificato un incendio boschivo nell'Alto Vallese, che si è rapidamente esteso a una vasta area. Infine, verso la fine del mese un temporale violento ha causato danni ingenti nella città giurassiana di La Chaux-de-Fonds.

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La temperatura media nazionale del mese di luglio risulta pari a 15.9 °C, valore di 1.3 °C più elevato della norma 1991-2020. Solo per pochi decimi di grado il mese di luglio non rientra fra i dieci più caldi mai misurati in Svizzera a partire dall’inizio delle misure nel 1864. Il mese di luglio più caldo è stato quello della calda estate del 2015 con 17.8 °C. Anche nel 2006 luglio fece registrare una temperatura simile con 17.7 °C. A partire dal periodo preindustriale 1871-1900 ad oggi (media 1994-2023), il mese di luglio in Svizzera è diventato più caldo di 2.1 °C.

Tipico tempo estivo

I primi venti giorni del mese di luglio sono stati caratterizzati da prevalenti condizioni di alta pressione con tempo tipicamente estivo. In molti giorni si sono verificati temporali che hanno portato piogge in alcune regioni, forti raffiche di vento e, in alcuni casi, anche grandine. Nella Svizzera occidentale le precipitazioni sono rimaste localmente scarse fino al 20 luglio, con meno del 20% della norma mensile. Sul versante meridionale delle Alpi, invece, in questo periodo sono state registrate precipitazioni dall'80 a poco più del 100% della norma.

Periodo caldo

Fra il 9 e l’11 luglio il tempo è risultato soleggiato e molto caldo. A nord delle Alpi e in Vallese le temperature massime hanno raggiunto i 33 – 36 °C con qualche punta locale di 37 °C, come ad esempio a Ginevra (37.4 °C) e a Coira (37.6 °C). Per Coira, in particolare, si è trattato della seconda temperatura più elevata mai misurata dall’inizio delle misure nel 1959. In quei giorni alcune stazioni di misura, come ad esempio Zurigo – Kloten con 36.5 °C, hanno misurato i valori più alti per il mese di luglio.

Ginevra ha vissuto una delle ondate di caldo di tre giorni più intense dall’inizio delle misure nel 1864. La media delle temperature massime giornaliere ha quasi raggiunto i 36 °C. Solamente durante le quattro estati del 1947, 2003, 2015 e 2022 la media delle temperature massime su tre giornate aveva superato i 36 °C.

Giornate calde fino a quasi 1500 metri

Con 31.2 °C, l’11 luglio la stazione di misura di Montana in Vallese a 1423 metri ha registrato il nuovo primato di temperatura massima giornaliera. A quelle quote temperature più elevate di 30 °C vengono registrate molto raramente. A Montana, dove le misure sono cominciate nel 1959, una o massimo due giornate con tali temperature sono state registrate solamente durante sei stagioni estive, tutte precedenti al 1983.

Al Sud due periodi caldi

A sud delle Alpi fra il 9 e l’11 luglio le temperature massime sono state comprese fra 31 e 33 °C. Il valore più alto è stato misurato a Biasca con 35.3 °C. Un secondo periodo caldo si è verificato fra il 15 e il 20 luglio, con temperature massime comprese fra 32 e 33 °C.

Notte estremamente mite in montagna

Fra il 15 e il 16 luglio Sils-Maria in Alta Engadina ha vissuto una notte estremamente mite. A mezzanotte la temperatura era ancora di 15 °C e nelle ore successive non è scesa al di sotto dei 14 °C. Mentre la notte precedente le temperature erano scese ancora sotto i 10 °C, la temperatura minima del 16 luglio è stata pari a 12.5 °C, misurata fra le 06 e le 07. Per questa località engadinese si è trattato della notte più calda da almeno 50 anni. Purtroppo non sono disponibili misure prima del 1971.

Tempesta

Con l’avvicinamento di un fronte caldo, la sera dell’11 luglio a ovest della Svizzera si è sviluppato un enorme sistema temporalesco, che successivamente è transitato sopra la Svizzera. Nella tarda serata alle 22 circa esso ricopriva quasi l’intera Svizzera.

Il passaggio temporalesco ha causato locali raffiche di vento molto forti. Nella Svizzera nordoccidentale a Fahy sono stati misurati 108 km/h, a Delémont 93 km/h. Tuttavia le raffiche più intense sono state registrate in una striscia di territorio compresa fra la Svizzera centrale e il Lago di Costanza. Lucerna ha registrato 120 km/h, Wädenswil e Steckborn 125 km/h. Molte stazioni di misura hanno registrato il nuovo record di vento per i mesi estivi da giugno ad agosto.

Incendio di bosco in Vallese

Il 17 luglio 2023, nell'Alto Vallese è scoppiato un incendio boschivo che si è rapidamente propagato a una vasta area. I lavori di spegnimento con l'uso di elicotteri sono durati diversi giorni. L'incendio boschivo ha minacciato parti del villaggio di Ried-Mörel. Le persone hanno dovuto essere temporaneamente evacuate dalle loro case.

Dal punto di vista climatologico, il Vallese è la regione svizzera con le precipitazioni più scarse; la regione è fondamentalmente abituata alla siccità. Tuttavia, con l'aumento del caldo estivo, sempre più acqua, peraltro già scarsa, evapora dal suolo e la siccità si aggrava. Come conseguenza dell'aumento della siccità, è prevedibile un aumento del rischio di incendi boschivi.

Tempesta estrema nel Giura

Con il passaggio di un forte temporale il 24 luglio verso mezzogiorno, a La Chaux-de-Fonds sono state misurate velocità del vento estreme. La stazione di MeteoSvizzera presso l’aeroporto ha misurato una raffica su 1 secondo di 217 km/h, valore che è ancora in fase di verifica. Una stazione gestita dall’aeroporto, appena fuori dalla città (Mont Cornu) ha registrato una raffica su 3 secondi di 165 km/h.

Probabilmente si è trattato di un forte downburst. Esso ha causato una vittima e 40 feriti. Molti edifici sono stati danneggiati, anche in modo importante, e molti alberi sradicati o rotti. Anche molte vetture sono state danneggiate dalla caduta di alberi o pezzi di edifici. La tempesta ha rovesciato una gru edile e ha deformato il traliccio di una linea ad alta tensione. L'infrastruttura ferroviaria è stata gravemente colpita con conseguente interruzione del traffico ferroviario.

Non è stata la prima volta

Nel pomeriggio del 12 giugno 1926, un temporale estremamente violento passò non lontano dalla città di La Chaux-de-Fonds. Il suo percorso mostrava un caratteristico orientamento quasi rettilineo SW-NE, che faceva pensare a un tornado, che coprì una distanza di 22 chilometri. Un bambino di otto anni, che viaggiava con la madre, è stato scaraventato in aria dalla tempesta con tale violenza da soccombere per le ferite riportate. Sua madre e diverse altre persone sono rimaste gravemente ferite. La tempesta ha lasciato dietro di sé case distrutte e aree forestali disboscate.

Il Giura è stato colpito più volte da tornado di grandi dimensioni. Probabilmente l'evento più documentato è stato quello del 26 agosto 1971 nella Vallée de Joux. Il tornado ha lasciato nella foresta una traccia praticamente ininterrotta di circa 20 chilometri. Le fotografie aeree dei danni mostrano chiaramente i tronchi d'albero che giacciono al suolo in una disposizione vorticosa. Il tornado ha colpito un totale di 79 edifici, 18 dei quali in modo grave; alcuni di essi sono stati completamente distrutti. Mentre attraversava un campeggio, il tornado ha scagliato una roulotte sopra le cime di abeti a 30 metri di distanza. Diverse auto che si trovavano sul suo percorso sono state schiacciate e parzialmente distrutte. Esistono immagini impressionanti dell'evento. I riferimenti alle relazioni sull'evento del 1971 si trovano alla fine di questo articolo.

Con il tornado del 1971, si è ripetuto in modo praticamente identico l'evento del 19 agosto 1890. Entrambi i tornado hanno seguito lo stesso percorso. Le fotografie degli edifici e delle foreste distrutte nel 1890 documentano che la Vallée de Joux è stata colpita più o meno con la stessa forza sia nel 1890 sia nel 1971.

Al Nord temporaneamente fresco

Dopo la forte attività temporalesca del 24 luglio e il passaggio di un fronte freddo il 25 luglio, l'aria fredda di origine polare è arrivata sulla Svizzera da nord-ovest; essa proveniva dalla regione tra la Groenlandia e il Mar Glaciale Artico. Le precipitazioni sono cadute in tutte le regioni del Paese e sul versante settentrionale delle Alpi il limite delle nevicate è sceso a circa 2000 metri.

A bassa quota, sul versante settentrionale delle Alpi, le massime giornaliere del 26 luglio non hanno superato i 17-20 °C. Sul versante meridionale delle Alpi, le massime sono salite a 26-28 °C grazie al favonio e sul Ticino meridionale c'è stato molto sole.

A nord delle Alpi un marcato calo delle temperature in piena estate non è molto comune al giorno d'oggi, ma di tanto in tanto si verifica ancora. Ad esempio, il 24 luglio 2011 le massime giornaliere sull'Altopiano centrale si aggiravano intorno ai 17 °C, e il 9 agosto 2007 tra i 12 e i 15 °C.

Totali di precipitazione

Le precipitazioni, cadute principalmente sotto forma di temporali, sono state distribuite in modo abbastanza regolare nel corso del mese. I maggiori quantitativi che hanno interessato gran parte delle regioni sono stati registrati l'11 e il 12 luglio e il 24, 25 e 29 luglio. I totali giornalieri più elevati sono stati registrati a sud delle Alpi a Scudellate con 128 mm il 3 luglio, sul Monte Generoso con 79 mm il 3 luglio e a Ponte Tresa con 76 mm il 24 luglio. Sul versante nord delle Alpi, le precipitazioni giornaliere più elevate sono state misurate dalle stazioni di misurazione del Säntis con 75.4 mm il 29 luglio e di Ricken con 69 mm il 25 luglio.

Le aree più estese con totali mensili superiori alla media si trovano principalmente sul versante meridionale delle Alpi e in Engadina, oltre che nella Svizzera nord-orientale e nell’Alto Vallese. Sul Giura, dal Lago di Ginevra al Lago di Neuchâtel, le precipitazioni sono rimaste invece nettamente al di sotto della media.

Durata del soleggiamento vicina o di poco inferiore alla norma

Il mese di luglio non è stato soleggiato come il precedente mese di giugno, ma il numero di ore di sole si è comunque avvicinato alla norma 1991-2020. Soprattutto nella Svizzera centrale, nella parte nordorientale del Paese e nei Grigioni esso è risultato un po’ inferiore alla media.

Bacche del sambuco rosso mature

Nel caso del sambuco rosso, le bacche iniziano a maturare alle basse quote a partire dall'ultima settimana di giugno. Quest'anno, le bacche rosse sono state osservate a partire dal 20 giugno, a causa delle alte temperature di giugno e luglio, quasi 10 giorni prima rispetto alla media a lungo termine 1991-2020. Le bacche di sambuco mature sono state trovate al di sopra dei 1000 m già all'inizio di luglio.

Anche i tigli sono fioriti in anticipo quest'anno: 4 giorni prima della media i tigli a grandi foglie, 6 giorni i tigli a piccole foglie. Nel mese di luglio, i tigli a grandi foglie sono fioriti ad altitudini superiori ai 1000 m e i tigli a piccole foglie in zone al di sopra dei 700-800 m.

A partire dalla metà di giugno è fiorita l'anemone dei boschi. Poco dopo l'inizio della fioritura in pianura, sono state osservate piante fiorite anche in montagna (ad esempio il 1° luglio a Lenzerheide o il 12 luglio ad Adelboden). Le osservazioni attuali precedono di qualche giorno la data di fioritura media. L’anemone dei boschi cresce in tutta la Svizzera nelle radure delle foreste, sui detriti rocciosi e sulle rive dalla pianura fino al limite del bosco. In America è chiamato "fireweed" perché può diffondersi molto rapidamente nelle aree aperte che lasciano gli incendi boschivi.

Luglio 2023 a sud delle Alpi

All’inizio di agosto verrà pubblicato in un blog il resoconto climatologico del mese di luglio a sud delle Alpi.

Il bollettino climatico nazionale definitivo sarà invece disponibile a partire dal 10 agosto nella rubrica pubblicazioni.

Ulteriori informazioni

Piaget A., 1976: L'évolution orageuse au nord des Alpes et la tornade du Jura vaudois du 26 aout 1971. Veröffentlichungen des Schweizerischen Meteorologischen Zentralanstalt Nr. 35 (non disponibile sul web).

Bouët, M., 1971: La tornade du 26 août 1971 à la Vallée de Joux. Bulletin de la Société Vaudoise des Sciences Naturelles. Band (Jahr) 71 (1971-1973), Heft 337 (in francese)

Analisi dettagliata dei danni e raccolta di testimonianze (in francese)

Fotografie del tornado nel Giura del 1971.