Le diverse forme delle precipitazioni
Le precipitazioni possono verificarsi principalmente in tre forme diverse, anche se poi esistono pure delle sottocategorie, ma fermiamoci a quelle principali: le precipitazioni stratiformi, quelle orografiche e quelle convettive. “In Svizzera siamo fortunati perché sono frequenti tutte e tre le tipologie. Nelle zone di pianura abbiamo le precipitazioni stratiformi e convettive, ma chiaramente mancando le montagne quelle orografiche sono assenti. Le precipitazioni stratiformi sono causate da sistemi frontali, soprattutto da fronti caldi che generalmente apportano piogge distribuite uniformemente al di sopra di un'ampia zona, sono infatti caratterizzate dalla loro importante estensione sul territorio, dalla loro persistenza e dalla lunga durata. Cadono dalle nubi stratiformi, tipicamente strati e nembostrati. Il termine stratiformi non dà nessuna indicazione sulla loro intensità e possono infatti essere deboli, sotto forma di pioviggine che cade principalmente dalle nubi presenti negli strati più bassi dell’atmosfera (bisogna immaginare che una gocciolina di pioviggine non riesce a scendere più di 400-500 metri sotto la base della nube, perché evapora), oppure forti che cadono da un nembostrato. Possono durare qualche ora, ma addirittura anche alcuni giorni… basti pensare agli eventi alluvionali che hanno interessato in passato il Ticino, soprattutto verso il tardo autunno, quando la componente temporalesca non è più predominante. Sono precipitazioni soprattutto della stagione fredda, quando l'instabilità atmosferica è bassa. Ci sono poi le precipitazioni orografiche, come detto ben presenti sulla regione alpina a causa delle montagne molto alte, e si verificano quando masse d'aria umide spinte dalle correnti d'aria sono forzate a salire lungo i versanti dei rilievi alpini. Sottostanno a dinamiche complesse, quindi hanno molti sottogruppi e dispongono di numerosi sottoprocessi. Le conosciamo bene grazie alla complessità delle Alpi e sono una delle cause per il quale le precipitazioni a sud delle Alpi sono abbondanti e talvolta anche alluvionali. L'ultima categoria comprende le precipitazioni convettive, che avvengono in presenza di instabilità atmosferica, che è anche la loro causa. In questi casi l’aria a contatto con il suolo si riscalda diventando più leggera e viene sospinta quindi verso l’alto a causa della spinta di galleggiamento (principio di Archimede). Anche i fronti freddi causano spesso precipitazioni di tipo convettivo: l’aria fredda, più pesante, forza l’aria più calda che si trova davanti al fronte a salire in modo improvviso. Come tipiche precipitazioni convettive possiamo pensare ai rovesci, sia temporaleschi che non (con o senza fulmini), che sono caratterizzati da rapidi cambiamenti di densità sopra una certa zona per un periodo di tempo limitato. Hanno una forte variabilità nella loro intensità e le nubi che causano questo tipo di precipitazioni sono i cumuli e più nello specifico i cumuli congesti o i cumulonembi, in quanto i cumuli umili e mediocri sono troppo poco sviluppati per causare precipitazioni al suolo” conclude Nisi.