Scarse precipitazioni
Nel 2022 le precipitazioni sono state inferiori alla media in gran parte dell'Europa. È stato il quarto anno secco di fila nella Penisola iberica e il terzo anno secco consecutivo nelle regioni di montagna delle Alpi e dei Pirenei.
La carenza di precipitazioni, soprattutto in inverno, le alte temperature estive e diversi eventi di polvere sahariana hanno contribuito al più grande ritiro dei ghiacciai alpini nel periodo 1967-2022.
Molti eventi estremi con conseguenze anche fatali
Gran parte dell'Europa è stata colpita dalla siccità, soprattutto in primavera e in estate. La combinazione di siccità e caldo estremo ha causato numerosi incendi boschivi e la seconda più estesa area bruciata nel continente da quando sono iniziate i rilievi nel 2006. Incendi boschivi su larga scala si sono verificati in Francia, Spagna, Portogallo, Slovenia e Repubblica Ceca.
Gli eventi estremi hanno causato quasi 17.000 decessi segnalati, il 98% dei quali dovuti a ondate di caldo. L'evento canicolare più grave si è verificato a metà luglio. Nel Regno Unito, le temperature hanno raggiunto i 40 °C per la prima volta il 19 luglio.
Tempeste e inondazioni hanno causato più di 300 morti.
In alcune aree si sono invece verificate forti ondate di freddo con nevicate estreme, come ad esempio in Turchia, nella Repubblica Araba Siriana, in Grecia e in Montenegro. L'Islanda ha dal canto suo registrato il mese di dicembre più freddo degli ultimi 100 anni.
Forte riscaldamento degli oceani
Per quanto riguarda le temperature della superficie marina dell’Atlantico settentrionale, nel 2022 sono state misurati i valori più elevati dal 1982. Nell’arco dello scorso anno ampie aree marine europee sono state colpite da forti o addirittura estreme ondate di caldo.
Il riscaldamento della superficie del mare nel periodo 1982-2022 nel Mediterraneo orientale, nei mari Baltico e Nero e nell'Artico meridionale è stato più di tre volte superiore alla media globale.