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Bilancio dell'evento temporalesco del 22 giugno

MeteoSvizzera-Blog | 23 giugno 2023
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Già nei giorni precedenti le avvisaglie c'erano tutte, ed ecco che, nella seconda parte della giornata di ieri (22.6.2023), i forti temporali previsti si sono presentati puntuali all'appello in Svizzera. In questo blog raccogliamo numeri, elementi e immagini di questo evento.

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Autorità federali svizzereAutorità federali svizzere

Come promemoria - o per informazione di chi non lo sapesse - un'allerta temporali di grado 3, è associata alla presenza di raffiche di vento di 90-120 km/h, chicchi di grandine con un diametro di almeno 2-4 cm oppure intensità di pioggia di almeno 30-50 mm/h; i tre fenomeni possono verificarsi contemporaneamente o singolarmente.

Le verifiche delle allerte si fanno dunque a bocce ferme e con i dati alla mano, eccone alcuni:

Raffiche massime di vento

Le raffiche massime causate dalla linea di temporali che ha attraversato la Svizzera ieri sono state comprese tra 70 e 135 km/h. Per la stazione di Saint-Prex (sul Lago Lemano), il valore di 135 km/h del 22 giugno batte il precedente record di 126 km/h stabilito il 28 dicembre 1999. Restando nella Svizzera francese, da sottolineare come le raffiche massime registrate ieri sono comparabili con quelle misurate il 15 giugno 2019 e che provocarono danni ingenti e anche una vittima nell’ambito della manifestazione “Bol d'Or”.

Precipitazioni

Un buon modo per valutare l'intensità delle precipitazioni è quello di misurare la quantità massima di pioggia caduta in un periodo di 10 minuti, tenendo presente che un valore di 1 mm corrisponde già a una pioggia sostenuta che, nell'arco di 12 ore, porterebbe a un totale cumulato di 72 mm (litri per metro quadro). I valori massimi su 10 minuti registrati ieri sono stati particolarmente elevati nelle aree di Neuchâtel e Basilea. Il valore di 18,2 mm/10 minuti per Basilea è un nuovo record per questa stazione; il precedente record di 18,1 mm risaliva al 9 settembre 1991, con un periodo di ritorno stimato di 17 anni. Per Neuchâtel, il valore di 15,7 mm ha un periodo di ritorno stimato in meno di 10 anni, ed equivale al quarto valore più alto che risale al 9 settembre 1988 (il record è di 28,9 mm e risale al 28 agosto 1983). Per il sud delle Alpi le intensità massime su 10 minuti misurate ieri sono riconducibili alle stazioni al suolo di Cimetta (11,2 mm) e Locarno-Monti (9,9 mm).

Anche in questo caso, è interessante confrontare i valori registrati ieri con quelli risalenti al 15 giugno 2019, giorno in cui si verificarono numerose inondazioni intorno al Lago di Ginevra, ampiamente riportate dalla stampa dell'epoca:

Grandine

A nord delle Alpi il diametro dei chicchi di grandine (stimato sulla base dei dati radar) caduti durante l'evento di ieri non ha in generale superato i 2 cm. Le grandinate qui hanno toccato le regioni lungo una linea che va da Yverdon a Basilea, nella zona della catena montuosa del Giura, che ha evidentemente aiutato il sollevamento della massa d'aria.

A sud delle Alpi i temporali sono sopraggiunti nella notte e sul Ticino centrale si stima che il diametro dei chicchi di grandine abbia raggiunto i 3-4 cm.