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Un martedì temporalesco

MeteoSvizzera-Blog | 31 maggio 2023
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Volgiamo uno sguardo ai temporali che martedì sera hanno interessato parte del Mendrisiotto e del Luganese.

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Il contesto

A livello europeo gli elementi che influenzano, ormai da diversi giorni, il tempo della regione alpina sono i seguenti: da un lato abbiamo l’esteso anticiclone che al momento si trova sulle Isole Britanniche, dall’altro abbiamo una massa d’aria umida e piuttosto instabile che si trova sul Mediterraneo e tocca anche le regioni a sud delle alpi. Con questo tipo di situazione il tempo a nord delle Alpi risulta spesso stabile e soleggiato, mentre nelle Alpi e in particolare al Sud il ciclo diurno (link) della nuvolosità e dei rovesci risulta più marcato.

La particolarità della giornata di ieri rispetto alla serie di giornate precedenti è una fase più dinamica in quota, che unitamente alle correnti dal settore est negli strati più bassi ha favorito un maggiore sviluppo dell’attività convettiva.

L’evento in cifre

Localmente si sono misurati accumuli di precipitazione tra 30 e 50 mm nelle zone più toccate, tra cui Bissone, Melide fino a Carona. Lugano è stata invece solamente sfiorata dalle precipitazioni (il pluviometro ha misurato 1.6 mm), mentre si sono registrate raffiche massime di 84 km/h.

Per quanto riguarda la grandine, il diametro dei chicchi caduti a terra varia da 1 fino a 5 cm circa. Questo è stimato sia dalle nostre misure radar sia dalle segnalazioni sulla nostra App (per cui siamo sempre molto grati ai nostri utenti).

Di seguito qualche impressione dell’evento raccolto dalle segnalazioni inviateci dai nostri utenti dell’App MeteoSvizzera:

Una delle domande che ci è spesso stata posta riguardo a questo evento è se questo possa essere classificato come evento straordinario. La risposta ha diverse sfaccettature: i temporali anche di una certa intensità fanno parte della climatologia del Sud delle Alpi. Nel caso specifico, per il mese di maggio si è sicuramente trattato di un evento di rilievo, ma non estremo. Le celle temporalesche si sono sviluppate bene verticalmente e sono riuscite a produrre gradinate anche di una certa rarità. Per quanto riguarda la climatologia della grandine, eventi che producono chicchi di dimensioni paragonabili a quello di ieri si verificano nella regione del Luganese in media ogni 2-5 anni.

L’evento di per sé a scala regionale non è da considerarsi estremo, ma dato che questi eventi non colpiscono sempre la stessa zona, per la singola località toccata, un evento di questa portata è comunque raro.

Nella serata si sono verificati dei temporali anche nella zona del Locarnese. Notevole per la stazione di misura di Locarno-Monti è l’accumulo di precipitazioni sui 10 minuti: 11.7 mm, secondo valore più alto dall’inizio delle misure per il mese di maggio. Il primo posto, misurato solo pochi giorni prima, spetta al 27 maggio 2023, con 16.0 mm.