La circolazione di Walker, la premessa di tutto
Prima di passare alla controparte, alla sorellina Niña, vale la pena – ci dice Luca Nisi – spendere due parole sulla cosiddetta circolazione di Walker, detta anche Cella di Walker: “Si tratta di un modello concettuale che riguarda i flussi atmosferici, quindi i venti, nelle regioni tropicali del pianeta. Questo modello è utilizzato per spiegare la dinamica dell'atmosfera proprio in queste zone e – nonostante sia un modello concettuale – trova conferme nelle osservazioni. La causa di questo movimento delle masse d'aria è da ricercare nelle differenze della distribuzione del calore tra superficie del mare e crosta terrestre, che innescano dei moti circolatori. Consiste in unacella con circolazione chiusa, dove le masse d'aria vengono sospinte da est verso ovest nei bassi strati, mentre vengono sospinte verso l'alto nella parte occidentale della cella e in quota, al contrario, le masse sono sospinte verso est. È una circolazione naturale e più o meno regolare. Le cause della circolazione di Walker, a livello meteorologico, sono spiegate dalla differenza di pressione tra una zona di alta pressione tipicamente posizionata sull'Oceano Pacifico orientale e una zona di bassa pressione sull’Indonesia. Quando la circolazione di Walker si indebolisce o si inverte a causa dei cambiamenti di questo gradiente di pressione, siamo proprio in una situazione di El Niño. Al contrario, quando questa circolazione si rafforza, siamo invece in una situazione di La Niña”.