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Comunicare i cambiamenti climatici

MeteoSvizzera-Blog | 01 maggio 2023
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I cambiamenti climatici sono diventati da tempo tema di attualità e se ne parla sempre più spesso. Quali sono però le sfide legate alla comunicazione degli impatti legati ai cambiamenti climatici?

  • Clima

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Le sfide principali

Sempre più scienziati di differenti discipline svolgono ricerca nell’ambito della comunicazione. Prendiamo spunto da un interessante workshop tenutosi il 14 febbraio 2023 presso il Dipartimento di scienze ambientali e della Terra dell’Università Bicocca di Milano per approfondire alcuni dei problemi legati a come comunicare il cambiamento climatico.

Le principali sfide riscontrate in questo ambito riguardano tre temi principali, come spiega la climatologa Elisa Palazzi, del dipartimento di fisica dell’Università di Torino.

Confusione

Spesso il clima e il tempo meteorologico (figura 1) vengono confusi. Il tempo è dato dalle condizioni momentanee atmosferiche presenti su una certa regione, che variano di ora in ora, di giorno in giorno, mentre il clima descrive le condizioni meteorologiche medie e la loro variabilità in una determinata regione su un periodo di almeno 30 anni. Il tempo è altamente variabile nello spazio e nel tempo (variabilità naturale) e questo può generare generare confusione.

Controintuitività

L’aumento della temperatura è il principale indicatore dei cambiamenti climatici e di frequente si utilizzano valori come per esempio l'aumento della temperatura media globale di +1.2 gradi. Questo valore può sembrare piccolo e una nevicata abbondante o un'ondata di freddo possono essere visti come incompatibili con il riscaldamento globale. Infatti, la variabilità naturale a breve termine viene spesso confusa con le tendenze climatiche a lungo termine.

Incertezza

Come qualsiasi scienza, anche quella del clima presenta delle incertezze. Poiché abbiamo bisogno di prevedibilità, l'incertezza può essere scomoda. Tuttavia, è necessario riconoscere l'incertezza scientifica e climatica. Le proiezioni del clima si basano su ensemble di modelli climatici i quali sono utilizzati per vedere dove i modelli sono d'accordo o meno e mostrare la gamma di possibili scenari, per aiutare a prepararsi ai cambiamenti climatici.

La mente umana

La ricercatrice del dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, Irene Ronga, esplora dal punto di vista neuroscientifico come viene percepita la crisi climatica dalla mente umana. Infatti, la comunicazione del cambiamento climatico deve fare i conti con le caratteristiche del cervello umano e con alcuni dei suoi limiti.

La mitigazione della crisi climatica richiede di modificare alcuni comportamenti e un paragone molto rappresentativo consiste nell’impegno di mettersi a dieta.

Davanti ad un medico che prescrive un regime alimentare il cervello umano ci fa sentire a disagio (dissonanza cognitiva) e si tende quindi ad andare alla ricerca di scorciatoie, o addirittura proverà a rimuovere il problema con delle scuse: “il medico si sbaglia”, “la mia dieta è ricca di verdure, quindi è sana”, “un anno di dieta è tanto tempo, inizierò la settimana prossima”.

In generale, cambiare opinione è faticoso e richiede impegno. Bisogna ammettere che ci si è sbagliati e questo spesso è difficile (bias di conferma), inoltre bisogna anche accettare che qualsiasi cambiamento richieda tempo e impegno. Purtroppo però il cervello non ama impegnarsi per una ricompensa futura (incerta).

Di fronte a queste resistenze la neuroscienziata suggerisce di accompagnare la descrizione del problema con quello della sua soluzione e di sottolinearne le opportunità. Infine, per una buona comunicazione è sempre utile ricorrere ad esempi, metafore e immagini in modo da ridurre la complessità del concetto che si vuole spiegare. Per esempio il riscaldamento globale può essere descritto come il pianeta che ha la febbre, oppure l’effetto serra può essere paragonato all’effetto del calore di una coperta.

Consigli utili

La sfida della comunicazione dei cambiamenti climatici non è tema nuovo, infatti nel 2018 l’unità di supporto tecnico dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ha incaricato un gruppo di esperti di comunicazione sul cambiamento climatico di elaborare un manuale destinato specificamente agli autori dell’IPCC.

Di seguito sono riassunti i 6 principi per una comunicazione efficace:

  1. Mostrati sicuro nel comunicare.
  2. Parla del mondo reale ed utilizza esperienze comuni, usando un linguaggio chiaro ed esempi più vicini possibile al pubblico a cui ti rivolgi.
  3. Tocca i temi di interesse locale e su cui il pubblico è più sensibile.
  4. Racconta una storia e utilizza aneddoti, anziché statistiche e grafici.
  5. Punta su ciò che “si sa” e metti in evidenza i punti sui quali vi è un forte consenso scientifico.
  6. Usa la comunicazione visiva di maggiore impatto.