Si è cominciato presto, come ogni anno, con i noccioli che hanno iniziato la fioritura a Locarno-Monti il 10 gennaio e sono arrivati al 50% della fioritura il 18 gennaio. Lo scorso anno la fioritura dei noccioli si era manifestata una decina di giorni prima; la data del 2.1.2022 per l’inizio della fioritura dei noccioli a Locarno-Monti aveva fatto segnare un nuovo record di precocità nella serie pluriennale, un chiaro riscontro dei cambiamenti climatici in atto. Quest’anno i noccioli sono fioriti una settimana dopo rispetto all’anno scorso, questo probabilmente dovuto anche alla siccità che ha contraddistinto le regioni sud-alpine durante l’inverno.
Dopo la fioritura, la prossima fase di sviluppo da osservare relativamente ai noccioli è lo spiegamento delle foglie. Sembra facile detto così, ma il grado di avanzamento nello spiegamento delle foglie che corrisponde alla data da inserire nella banca dati fenologica è definita molto in dettaglio, anche se poi le valutazioni dei vari osservatori possono evidentemente essere soggettive. In genere con “spiegamento delle foglie” si intende che il 50% delle foglie di un determinato albero o arbusto siano aperte ad un ben definito stadio. Nell’immagine qui sotto, la fig. B rappresenta ad esempio l’apertura che deve avere il 50% delle foglie dell’albero di nocciolo che abbiamo deciso di osservare. Per gli appassionati, qui potete trovare il libro che fa da riferimento per le nostre osservazioni fenologiche.
Ma torniamo al nostro nocciolo di Locarno-Monti: dal momento della fioritura il 18 gennaio 2023, sono passati ben due mesi abbondanti prima di assistere allo spiegamento delle foglie, il 23 marzo.
A partire da questa data, sono iniziate le “danze” anche per alcune altre specie che osserviamo a Locarno-Monti, in particolare le piante da frutta, con il ciliegio che ha iniziato la fioritura il 23 marzo e a seguire il pero (28.3.) e il melo (30.3.).
In marzo è fiorita pure la betulla (25.3.) il cui spiegamento delle foglie, contrariamente al nocciolo, è molto ravvicinato all’inizio della fioritura, quest’anno le due date sono praticamente coincidenti.
A inizio aprile è stato poi il turno del faggio, con lo spiegamento delle foglie al 50% registrato il 7 aprile. Attraverso la figura 5 qui sotto, vogliamo riproporvi un'immagine scattata nella primavera 2016 che evidenzia come dalle nostre parti la primavera sembra arrivare dall'alto verso il basso: sopra 800 m si notava infatti la fascia verde brillante dei boschi di faggio; sotto, il marrone dei castagni ancora semi-addormentati. È proprio questa caratteristica dei castagni (svegliarsi tardi) che li rendeva una risorsa alimentare sicura: le gelate tardive non li danneggiano.
Nell’ultima settimana come detto, a partire dal 19.4.2023 e fino a oggi, 24, si sono scatenati un po’ tutti: con lo spiegamento delle foglie dell’acero di monte, del tiglio nostrano e delle robinie nonché la fioritura del sorbo degli uccellatori (vedi immagine di copertina di questo blog).
Ora si attende che anche il castagno raggiunga il 50% dello spiegamento delle foglie (al momento sono iniziate a spuntare le prime foglioline), così come l’abete rosso; a seguire le rispettive fioriture nonché la fioritura della vite (vedi fig. 6) e del sambuco nero (fig. 7).
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