La situazione meteo a livello sinottico è attualmente determinata da un anticiclone sulla Scandinavia e da una zona depressionaria fra l'Italia meridionale e la Gracia. Correnti da nordest convogliano così aria moderatamente umida e instabile verso le Alpi. Il versante sudalpino, grazie ad una tendenza favonica, ha risentito meno di questa instabilità a causa dell'aria secca presente negli strati atmosferici più bassi. Alcuni cumuli con base piuttosto alta, oltre i 2500 metri, sono comunque riusciti a svilupparsi anche sulle nostre regioni. In generale questo non è bastato a causare rovesci, se non a livello molto locale.
Alle medie latitudini, ad esempio in Svizzera, le correnti principali spirano da ovest verso est. Come appena visto nella situazione generale, in questi giorni sulle Alpi i venti provengono invece dai quadranti orientali. Fra giovedì e venerdì, i venti orientali faranno transitare una piccola depressione in senso retrogrado (atipico) sull'Europa centrale. La traiettoria della depressione non è ancora certa, ma sembra molto probabile che essa passerà a qualche centinaio di chilometri più a nord della Svizzera.
Le nostre regioni saranno così toccate in modo indiretto: il passaggio depressionario indurrà un "risucchio", che sul versante sudalpino rafforzerà i venti sudorientali, portando aria umida verso il Ticino e formando una situazione si sbarramento relativamente breve, ma sufficiente a portare piogge moderate.
Piccole variazioni nella traiettoria della depressione possono ancora portare qualche cambiamento nei quantitativi di pioggia. Le stima mediana del modello COSMO2 va dai 20 ai 40 mm a dipendenza delle regioni, con i valori più alti su Locarnese/Vallemaggia/Centovalli. La deviazione standard (che indica l'incertezza) è di circ 20 mm, perciò è probabile che le prossime corse del modello "aggiusteranno il tiro". Per il momento, comunque, anche la versione più secca è attorno ai 10 mm.
Attendiamo fiduciosi e ottimisti.