Ancora prima dell’entrata in vigore dell’allerta, già nella mattinata di giovedì una prima linea di rovesci intensi si è sviluppata sul Locarnese, rovesci che in parte sono stati trasportati dai venti da sudovest. Le precipitazioni hanno raggiunto il resto del Ticino e del Moesano solo da metà giornata.
Al momento della stesura di questo testo (alle 17 di giovedì), gli accumuli maggiori di pioggia si sono misurati sul Ticino centrale. I pluviometri hanno registrato 51 mm sulle Isole di Brissago, 33 mm a Locarno-Monti, 29 a Cadenazzo, 27 a Gnosca. Sul Sottoceneri si sono misurati fra i 7 e i 20 mm circa.

Il limite delle nevicate oscillava fra i 1600 e i 1800 m. Sopra questa quota gli accumuli di neve fresca cominciano ad essere localmente importanti, come si vede nella figura 2.

La fase più intensa dell’evento non è ancora iniziata: a partire da stasera, con l’intensificazione delle precipitazioni, il limite scenderà a 1300 m nelle Alpi, a tratti durante i rovesci più intensi saranno possibili nevicate bagnate temporaneamente fino a 800-1200 m.
I nuovi dati dal modello indicano ora le maggiori precipitazioni più a sud rispetto alle simulazioni precedenti (fig. 3).
Gli accumuli di pioggia previsti per il Sottoceneri potranno così superare le soglie per un’allerta di livello 2: questa nuova allerta si aggiunge a quelle già attive.
