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Marzo 2023 a sud delle Alpi

MeteoSvizzera-Blog | 07 aprile 2023
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A sud delle Alpi anche il mese di marzo è risultato mite; si è tratto del sesto mese consecutivo a far registrare una temperatura media superiore alla norma. A causa delle frequenti correnti nordoccidentali che hanno soffiato sulle Alpi, le precipitazioni sono risultate vicine alla norma solo in prossimità della cresta alpina principale, mentre più a sud è mancata all’appello circa un terzo dell’acqua normalmente attesa. Il soleggiamento, al contrario, è stato più abbondante sul Sottoceneri.

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Un altro mese mite

Mediata su tutto il territorio sudalpino, la temperatura media del mese di marzo 2023 è risultata di 1.9 °C, il dodicesimo valore più elevato dall’inizio delle misure nel 1864. L’anomalia rispetto alla norma 1991-2020 è stata di +1.4 °C. Si è trattato del sesto mese consecutivo a far registrare una temperatura media superiore alla norma. L’ultimo mese più fresco del normale fu infatti quello di settembre 2022, con un’anomalia negativa di 0.4 °C. Prima di esso, per ritrovare un mese con temperature più basse del normale bisogna risalire a novembre o ad agosto 2021. Un’altra indicazione di come il cambiamento climatico si stia manifestando a ritmo sostenuto anche a sud delle Alpi.

Durante il mese di marzo la situazione meteorologica è stata caratterizzata da frequenti correnti occidentali e nordoccidentali. Di conseguenza, il versante sudalpino è stato spesso interessato da una corrente favonica, anche se il numero di ore di favonio è risultato nella norma. Le temperature hanno mostrato oscillazioni marcate, con giornate favoniche e miti alternate a giornate più fresche. I due periodi più miti rispetto alla norma si sono verificati fra l’8 e il 14 marzo e fra il 18 e il 25 marzo, quando l’anomalia rispetto alla norma 1991-2020 ha spesso superato i 3 °C, con punte di 4-6 °C il giorno 11 e fra il 22 e il 23 marzo. Durante il mese non sono tuttavia stati registrati nuovi primati per quanto riguarda le temperature.

Tre quarti delle precipitazioni attese

Mediato su tutto il territorio sudalpino, il totale mensile delle precipitazioni ha raggiunto il 75 % della norma 1991-2020. Gli eventi che hanno interessato tutto il territorio si sono verificati il 10, fra il 13 e il 14, il 24 e il 31 marzo, ma con accumuli giornalieri che hanno superato i 10-20 mm solo il giorno 14.  A causa delle correnti dal settore ovest, nelle altre giornate le precipitazioni hanno interessato solamente il Nord delle Alpi e a tratti le regioni sudalpine più prossime alla cresta alpina principale. Le stazioni alpine hanno infatti registrato accumuli mensili superiori alla norma, come Poschiavo – Robbia (116 % della norma), Robiei (110 %), Airolo (109 %) e Piotta (106 %), mentre spostandosi verso sud il totale delle precipitazioni mensili è stato generalmente compreso fra il 60 e l’80 % della norma.

Sottoceneri soleggiato

La diminuzione delle precipitazioni osservata verso le regioni più meridionali si riflette anche in un maggior numero di ore di sole proprio verso la pianura Padana rispetto alle zone alpine. Infatti a Stabio è stato registrato il 112 %, a Lugano il 109 %, a Magadino / Cadenazzo il 104 %, a Piotta l’87 %, a Robiei solo l’8’ % del soleggiamento medio. Per quanto riguarda Locarno Monti e Lugano, si è trattato rispettivamente del diciottesimo e del quindicesimo mese di marzo più soleggiato dall’inizio delle misure nel 1961.