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Aprile fresco con neve in montagna

MeteoSvizzera-Blog | 28 aprile 2023

In Svizzera il mese di aprile è stato fresco in tutte le regioni. Verso la metà del mese nelle Alpi orientali e più tardi anche al Sud si sono verificate abbondanti nevicate. Il tempo è stato spesso variabile e generalmente poco soleggiato.

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Su scala nazionale la temperatura media del mese di aprile risulterà di 1.1 °C inferiore alla norma 1991-2020. Gli ultimi mesi di aprile ancora più freddi erano stati quelli del 2021, del 2008 e del 2001 con un’anomalia di rispettivamente -1.8 °C, -1.6 °C e -2.5 °C. A partire dal 2001, tutti gli altri mesi di aprile sono stati più miti di quello attuale.

Presso alcune stazioni di misura, aprile 2023 è risultato altrettanto freddo come l’aprile 2021, o anche un po' più freddo, come ad esempio a Neuchâtel o a Chaumont. Per Sion, con una temperatura media inferiore alla norma di 1.4 °C, si è trattato del mese di aprile più freddo dal 2001.

Nelle vallate alpine d’alta quota, come ad esempio ad Andermatt, a Samedan e a Sils Maria, aprile 2023 terminerà con una temperatura solo di poco inferiore alla norma. In queste località i mesi di aprile 2021 e 2001 erano stati molto più freddi avendo fatto registrare temperature inferiori alla norma di quasi 2 °C.

Alle basse quote sudalpine la temperatura media mensile risulta invece attorno alla norma 1991-2020.

L’ultimo mese che ha fatto registrare una temperatura media nazionale inferiore alla norma 1991-2020 era stato settembre 2022.

Al Nord freddo persistente

Gran parte del mese di aprile è stata caratterizzata da condizioni di bassa pressione con tempo variabile. Fino al giorno 26 a nord delle Alpi e nelle Alpi le temperature medie giornaliere sono rimaste in gran parte al di sotto della norma di almeno 1.5 °C, toccando di tanto in tanto un’anomalia negativa di 3 – 5 °C, in montagna anche di 6 – 8 °C.

Al Sud la temperatura media giornaliera è risultata inferiore alla norma in modo consistente fra il 4 e il 7 aprile e fra il 21 e il 22 aprile, con anomalie negative comprese fra 2 anche più di 5 °C.

A nord delle Alpi le temperature massime non hanno superato i 10 °C per otto giorni, mentre solamente da due a quattro giorni esse hanno raggiunto e superato i 18 °C.

Al Sud, invece, le massime hanno superato i 18 °C per diciassette giorni, i 20 °C per dieci giorni. Sotto l’influsso di una corrente favonica, il 19 aprile a Biasca sono stati raggiunti i 24 °C.

Nevicate abbondanti nelle Alpi settentrionali

Nelle Alpi un po’ di neve è caduta già fra il 7 e l’8 aprile e l’11 aprile. Fra il giorno 12 e il giorno 16, tuttavia, le nevicate sono risultate abbonanti, soprattutto nelle Alpi centrali e orientali. In alta quota i quantitativi di neve fresca hanno raggiunto i 50-90 cm. A metà aprile sul Säntis la coltre nevosa era di circa 4 metri, sul Weissfluhjoch di quasi 2 metri. Per queste due località tali valori sono solo di poco inferiori alla norma 1991-2020 per questo periodo dell’anno, ma costituiscono comunque l’altezza della neve più elevata raggiunta durante questa stagione invernale che ha visto quasi sempre un innevamento inferiore alla media.

Neve anche nelle Alpi meridionali

Il 20 aprile una goccia fredda sull’Europa centrale, in moto retrogrado da est verso ovest, ha provocato precipitazioni significative. Al Sud e in Engadina le precipitazioni sono durate fino a metà giornata del 21 aprile e alle quote più elevate è caduto fino a mezzo metro di neve fresca. In Engadina sono stati misurati 30-40 cm, nelle regioni limitrofe del nord e del centro dei Grigioni 20-40 cm. Nel Giura e lungo il suo versante meridionale il limite delle nevicate è sceso localmente fino a 500-600 m.

Al Nord poco sole

Al Nord le condizioni meteorologiche caratterizzate a lungo dalla bassa pressione non hanno lasciato spazio al sole. Le uniche giornate soleggiate sono state quelle del 4, del 5 e del 9 aprile. Il 6 e il 10 aprile il soleggiamento è stato solo parziale.

A sud delle Alpi, invece, soprattutto nella prima metà del mese sono state registrate svariate ore di sole. Anche fra il 14 e il 19 e fra il 24 e il 26 le giornate sono state abbastanza soleggiate.

Al Sud ancora precipitazioni inferiori alla media

A sud delle Alpi è continuata la scarsità di precipitazioni degli scorsi mesi. Fino al 19 aprile le giornate con precipitazioni erano state solamente due, mentre nell’ultima decade si sono verificati tre-quattro giorni di pioggia. La somma mensile delle precipitazioni risulta compresa fra il 50 e l’80 % della norma 1991-2020.

Anche a nord delle Alpi e in Vallese, nonostante i molti giorni con precipitazioni, il totale mensile risulta localmente inferiore alla norma. Soprattutto nella Svizzera centrale e orientale, così come lungo una parte del versante nordalpino occidentale, le precipitazioni sono state invece nella norma o superiori ad essa.

Fioritura e spiegamento delle foglie nella norma

Il clima fresco di aprile ha rallentato lo sviluppo delle piante primaverili, che a marzo erano ancora in netto vantaggio rispetto alla media 1991-2020. Ciò è stato particolarmente evidente nello spiegamento delle foglie e nel rinverdimento dei boschi, che ora è circa a metà del suo sviluppo. I primi sprazzi di verde sono arrivati dai larici, che hanno fatto spuntare i loro aghi alle quote più basse a partire dalla fine di marzo. Da metà aprile in poi, i larici verdi si potevano osservare fino a 1000 metri. Anche in pianura, a seconda della località, i larici sono diventati verdi per la prima volta a partire da metà aprile. Gli aghi dei larici sono spuntati circa 5 giorni prima della media 1991-2020.

Dall'inizio di aprile è stato possibile osservare ippocastani e noccioli che stavano germogliando, seguiti dalle betulle dalla seconda settimana di aprile. I primi faggi e tigli a grandi foglie sono stati osservati a partire dalla metà di aprile. Dal 20 aprile in poi sono arrivate sempre più segnalazioni dello spiegamento delle foglie dei faggi e dei tigli a grandi foglie dalla pianura. Le date di tutte queste osservazioni rientrano nell'intervallo medio del periodo 1991-2020.

Il dente di leone (tarassaco comune) e la cardamine dei prati sono fioriti a partire dalla fine di marzo, beneficiando così delle temperature più miti di quel mese. In aprile è stato possibile osservare la fioritura del dente di leone fino a circa 800-1000 metri. Entrambe le piante sono fiorite con un anticipo di 4-9 giorni rispetto alla media.

Anche la prima fioritura dei ciliegi è stata osservata alla fine di marzo. Più frequentemente, i ciliegi sono fioriti a partire dalla prima e dalla seconda settimana di aprile, e si trovano ora a metà della loro fioritura. Anche i peri in prima fioritura sono stati osservati in Ticino a fine marzo e sul versante nord delle Alpi dall'inizio di aprile, ma più frequentemente la fioritura è avvenuta a partire da metà aprile. Fino ad oggi sono stati segnalati solo alcuni meli in fiore, in Ticino a partire dal 7 aprile e sul versante nord delle Alpi un po' più frequentemente a partire dal 20 aprile. Anche queste osservazioni possono essere per lo più classificate come "normali". Se gli alberi da frutto fioriscono in un periodo normale, il rischio di danni da gelo tardivo è minore rispetto a una fioritura molto precoce.

Aprile 2023 a sud delle Alpi

Il rapporto climatico definitivo del mese di aprile sarà disponibile a partire dal 10 maggio nella rubrica rapporti climatici.

Un approfondimento sul clima di aprile versante sudalpino sarà invece pubblicato in un blog nei primi giorni di maggio.