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La nuvolosità d'alta quota

MeteoSvizzera-Blog | 21 marzo 2023
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Possono apparire sotto forma di batuffoli, lenti, torrette, filamenti o pecorelle: sono le nuvole che si formano nello strato più alta dell'atmosfera. Nel meteoblog odierno andiamo a vedere qualche dettaglio su queste nubi dall'aspetto pittoresco.

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Situazione meteorologica odierna

Oggi la zona di alta pressione sull'Atlantico centrale si è estesa fin sulla regione alpina, determinando tempo stabile e mite in tutto il Paese. Tuttavia, da ovest si è gradualmente avvicinata una debole perturbazione. Questo sistema frontale è stato anticipato da un tipo di nuvolosità molto sottile, semitrasparente, presente alle quote più alte dell'atmosfera. L'osservatore più attento avrà notato che nel corso della giornata odierna è gradualmente aumentata quella che nel nostro bollettino meteorologico la descriviamo come "nuvolosità ad alta quota" o "velature ad alta quota".

I livelli delle nuvole

Fondamentalmente in meteorologia si distinguono 3 livelli di nuvole: il livello inferiore (dal terreno fino a circa 2 km di altitudine), il livello medio (da circa 2 a 7 km di altitudine) e il livello superiore (sopra circa 7 km di altitudine). Oggi ci occupiamo proprio delle nubi del livello più alto. La nuvolosità presente in questo strato è costituita principalmente da cristalli di ghiaccio. Si distingue tra cirri, cirrostrati e cirrocumuli. Un caso particolare è rappresentato dal cumulonembo, ovvero la tipica nube da temporale. Quest'ultima si estende verticalmente su tutti e tre i livelli, ma viene classificata come nube dello strato inferiore (la sua base è presa quindi come riferimento).

Cirro

I cirri sono possono essere costituiti da filamenti bianchi e delicati, macchie o nastri. Sono esili e trasparenti, con una struttura spesso fibrosa.

Cirrocumulo

Il cirrocumulo è per certi versi simile all'altocumulo, ma di dimensione minore. Sono tipicamente bianchi, senza ombreggiature, distribuiti in modo più o meno regolare. Possono essere molto vicini tra loro, ma talvolta anche piuttosto distanti. È il tipico "cielo a pecorelle". Perché dovrebbe essere il precursore di "acqua a catinelle"? Il motivo è da ricercare sul fatto che i cirrocumuli sono sinonimo d'instabilità ad alta quota. Il proverbio è vero quindi? Non sempre! Talvolta si possono osservare cirrocumuli senza rischiare di fare la doccia dopo poche ore.

Cirrostrato

Il cirrostrato è un velo di nubi traslucide e biancastre, dall'aspetto fibroso (simile a un capello) o liscio, che copre tutto o parte del cielo. Questo tipo di nubi, se non troppo denso, è spesso accompagnato da fenomeni ottici, come per esempio gli aloni solari o lunari.

Le nuvole non sono caratterizzare unicamente secondo il "genere", ma anche secondo il "tipo". Quest'ultimo descrive l'aspetto della nuvola. I cirri possono per esempio apparire come castellanus (simili a torrette) o spissatus (densi). Il cirrostrato può essere nebuloso (nebbioso). I cirrocumuli possono essere di tipo lenticolare o stratiforme. Esistono anche fenomeni che possono accomagnare le nubi d'alta quota. Tra questi vi sono le pittoresche "striature verticali", che nella classificazione delle nubi sono chiamate più semplicemente "virga". Si tratta di precipitazione, a queste quote allo stato solido, che non riescono a raggiungere il terreno.