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L'inverno che non fu

MeteoSvizzera-Blog | 01 marzo 2023
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Con il primo di marzo l’inverno meteorologico 22/23 è archiviato. Un inverno dalle precipitazioni particolarmente scarse, e che si fissa fra i più miti mai registrati. Che sensazioni ci ha lasciato?

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Dopo aver descritto lo scorso inverno in tutti i dettagli climatologici qualche blog fa, oggi tralasciamo i confronti tecnici e ponderati, riassumendo di pancia una stagione mancata.

Grazie alla buona partenza ad inizio dicembre nessuno avrebbe scommesso sul ripetersi dell’inverno 21/22, che fu scarso di innevamento. Invece, a sorpresa di tutti, ecco che la stagione appena conclusa sarà ricordata come il NON inverno 22/23. Una sorpresa decisamente amara.

Inverno dove le temperature hanno seguito tracciati da montagne russe, con brevi picchiate e ripide risalite, confermando per un ennesima volta un trend al rialzo. Un inverno asciutto, troppo asciutto.

La neve è caduta sì, ma l’abbiamo seguita nelle news: nevicate copiose in Sicilia, neve in California, neve in Corsica, neve in Emilia Romagna. Eh sì il povero arco alpino, seguendo le notizie di nevicate attorno a lui, si chiedeva se l’avessero spostato di latitudine. Sulle Alpi, in particolare quelle Centrali, di neve ne è arrivata infatti veramente poca.  In pianura rare brinate, terreni non gelati, riali più asciutti che ghiacciati e livelli dei laghi sotto media, fanno da contorno a questo indigesto inverno.

Questo ci porta a una sensazione di inverno mancato, di inverno mai visto. Ma superato quel rammarico per non aver toccato neve, di non aver goduto di bianchi panorami e non aver approfittato a pieno di attività invernali, ci si preoccupa per le riserve idriche, e tutto quello che un mancato innevamento invernale può comportare.

Temperature a parte, il cui trend al rialzo è ormai confermato, ci si chiede ora se siamo a cavallo di anni particolarmente asciutti, oppure trottiamo verso cambiamenti che ci sfuggono ancora.

Archiviamo quest’inverno, che ha segnato ancora una volta tristi record, e restiamo speranzosi per il futuro. Buona primavera a tutti. E, per inciso, con buona non si intende soleggiata, asciutta e troppo mite.

E a voi? Che sensazioni vi ha lasciato quest’inverno?