Ambito dei contenuti

Gelata al suolo e aurora boreale
MeteoSvizzera-Blog | 16 marzo 2023
4 Commenti

Nell'aria tersa e sotto cieli sereni, nella notte su giovedì sono state registrate in molte località svizzere temperature sotto lo zero, con forte gelo al suolo in particolare nelle zone più esposte situate alle basse quote. Inoltre, attorno a mezzanotte alcune webcam rivolte verso nord hanno fotografato, specialmente nella Svizzera romanda, una debole aurora boreale.

Photo de la webcam de La Dôle prise à minuit en heure locale. Des lueurs rougeâtres apparaissent en direction du nord à travers un fin voile de cirrus. Elles se distinguent nettement de la pollution lumineuse jaune-orangée visible sur l'image. se distingu
  • Tempo

Piè di pagina

Navigazione top bar

Autorità federali svizzere

Navigazione di servizio

Aria fresca e molto secca

Con una corrente da nordovest, nella giornata di mercoledì aria fresca di origine polare è affluita verso la Svizzera. A sud della catena alpina, la corrente da nordovest ha dato origine a una corrente favonica fino a basse quote rendendo l’aria particolarmente secca.
Infatti, i punti di rugiada mercoledì sono scesi nel primo pomeriggio fino a -15 gradi e l’umidità relativa, con temperature pomeridiane attorno a 13 gradi, ha fatto registrare valori temporaneamente inferiori al 15%.

Cessazione del vento da nord

Nel corso della serata di mercoledì il vento da nord, a basse quote, è cessato completamente a partire dalle zone più riparate e dal Sottoceneri. Sul Piano di Magadino il vento si è attenuato completamente solo dopo la mezzanotte. Sotto i cieli sereni, nelle zone pianeggianti, le temperature dopo la cessazione del vento sono calate molto rapidamente grazie alla presenza dell’aria molto secca e al conseguente forte irraggiamento.

Gelata al suolo

Durante le notti serene, la temperatura in prossimità del suolo è più bassa rispetto a quella misurata 2 metri sopra il terreno come previsto dalle norme internazionali dell’OMM (Organizzazione Meteorologica Mondiale).

Nel primo mattino nei luoghi esposti del Sud delle Alpi sono stati misurati, 5 cm sopra il terreno, tra 4 e oltre 5 gradi sotto lo zero. Nelle stesse località 2 metri sopra il terreno si misuravano tra -0.5 e -2 gradi.

Una forte gelata al suolo è stata osservata anche nord delle Alpi con valori minimi a basse quote tra -4 e -7 gradi 5 cm sopra il terreno (vedi cartina sottostante).

Temperature minime misurate dalle stazioni di MeteoSvizzera 5 cm sopra il terreno nella notte tra mercoledì 15 e giovedì 16 marzo 2023. (MeteoSvizzera)

Debole aurora boreale dopo mezzanotte

Tra le 00:50 e la 01:10 un’aurora boreale ha interessato anche le medie latitudini. Il fenomeno debole, ma riconoscibile con una macchia rossa visibile in direzione nord poco sopra l’oirzzonte, è stato immortalato anche dalle webcam di MeteoSvizzera, in particolare nella Svizzera romanda dove il cielo era meno velato dalle nubi ad alta quota che nella notte hanno interessato specialmente l’Europa centrale. Nella Svizzera tedesca, infatti, a causa delle nubi più dense l’aurora è risultata quasi invisibile.

L’aurora boreale è stata osservata anche in Polonia, dove i cieli erano – contrariamente alla Germania - perlopiù sereni.

Bagliore rossastro visibile verso nord, visto dalla webcam di La Dôle (VD). Queste luci sono chiaramente distinguibili dall'inquinamento luminoso giallo-arancio presente sul resto dell'immagine. (MétéoSuisse/Roundshot)

Come mai queste aurore alle medie latitudini?

Già da qualche tempo il sole è cosparso da un importante numero di macchie solari che indicano una consistente attività eruttiva in corso sulla nostra stella. Queste macchie danno spesso origine a delle eruzioni di massa della corona solare, dette dagli specialisti CME. Talvolta queste eruzioni di massa raggiungono dopo 2 o 3 giorni anche la Terra andando a interferire con il campo magnetico terrestre. Ciò scatena tempeste magnetiche che possono, tra l'altro, generare aurore anche fino alle medie latitudini. Queste tempeste magnetiche, se sufficientemente intense, possono anche causare disturbi nelle trasmissioni radio.

Infine è da notare come le aurore immortalate dalle webcam con ogni probabilità non erano visibili ad occhio nudo. Le diverse wecam che hanno fotografato il fenomeno, durante la notte hanno un tempo di esposizione di 15-30 secondi riuscendo così a catturare anche fenomeni luminosi non percettibili dall’occhio nudo.

Aurore boreali visibili ad occhio nudo nella regione alpina sono molto rare. Nel mese di ottobre del 2003, un’aurora boreale ben più marcata fu osservata in svariate località della regione alpina.

Chissà se questa attività del sole a 20 anni di distanza riporterà questo affascinante fenomeno di nuovo nelle nostre regioni.

Aurore rossastre alle medie latitudini

In generale, nelle regioni polari l'aurora ha un colore verde chiaro. Tuttavia, quando esse sono generate da una CME, sopra l'area verde appare anche il rosso. Quando l'aurora si verifica alle medie latitudini, è prodotta solo dalle CME e appare molto bassa sopra l'orizzonte settentrionale. Di conseguenza rimane visibile solo la parte rossa superiore, mentre la frangia verde resta nascosta sotto l'orizzonte.

Aurora boreale ripresa in Norvegia,  la parte rossa si trova sopra a quella verde. Alle nostre latitudini è visibile solo parte rossastra.
Aurora boreale ripresa in Norvegia, la parte rossa si trova sopra a quella verde. Alle nostre latitudini è visibile solo parte rossastra. (Foto: Dean Gill)
Aurora verde pallido tipica delle regioni polari. Quando è sufficientemente intensa, può comparire anche una frangia viola.
Aurora verde pallido tipica delle regioni polari. Quando è sufficientemente intensa, può comparire anche una frangia viola. (Foto: Dean Gill)