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Migrazioni degli anfibi - Parte 2: le azioni di salvataggio

MeteoSvizzera-Blog | 26 febbraio 2023
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Nel blog di ieri abbiamo introdotto il tema delle migrazioni degli anfibi, oggi vogliamo continuare a parlarne, dando uno sguardo pluriennale alle loro migrazioni.

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Andamento delle migrazioni in Ticino nel 2022

Durante il periodo di migrazione degli anfibi, i volontari partecipano al pattugliamento dei percorsi e sono coinvolti in azioni di salvataggio. Questi volontari si preoccupano anche di tenere il conteggio degli anfibi soccorsi, specificando la specie, il numero di esemplari e la direzione in cui sono stati trasportati. I dati vengono poi centralizzati e analizzati ed è così possibile avere una panoramica quantitativa a livello cantonale circa l’entità e il ritmo delle migrazioni nei diversi siti di intervento.

Questi conteggi vengono svolti sistematicamente a partire dalla fine degli anni 90 e la serie di dati raccolta mostra un andamento preoccupante: inizialmente si raccoglievano circa 18'000 esemplari ogni anno, il numero di individui salvati è poi costantemente diminuito fino a stabilizzarsi attorno ai 7’000-8'000 esemplari salvati ogni anno tra il 2015 e il 2020. Parte del calo può essere spiegata con le misure adottate per favorire l’attraversamento in sicurezza delle strade da parte degli anfibi, come gli appositi passaggi. Ma negli ultimi due anni il numero di individui raccolti si è ulteriormente dimezzato, soprattutto a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli durante il periodo migratorio.

La primavera del 2022 è stata caratterizzata da temperature relativamente fredde, assenza di precipitazioni e numerose giornate con vento da nord, condizioni che hanno avuto un’influenza particolarmente negativa sugli spostamenti di rane e rospi. I picchi migratori si sono registrati in corrispondenza delle rare precipitazioni verificatesi in quel periodo: attorno alla metà di marzo, verso la fine di marzo e verso la metà-fine di aprile. I numeri più bassi si sono registrati nel Mendrisiotto, che è stata la regione più colpita dalla scarsità di precipitazioni. E anche questa primavera le cose non sembrano mettersi bene.