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Misteriosi riccioli invernali nella foresta

MeteoSvizzera-Blog | 16 febbraio 2023
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Nel Blog odierno diamo un'occhiata a un fenomeno particolare che si verifica nei boschi durante la stagione invernale: i capelli di ghiaccio. Quando e come si formano queste strutture affascinanti e molto particolari? Addentriamoci dunque nel bosco...e nei suoi misteri!

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È sempre affascinante imbattersi in capelli di ghiaccio nella foresta in inverno. Queste magnifiche strutture di ghiaccio ci fanno dimenticare per un momento l'assenza del tanto desiderato manto nevoso. Attenzione però: non sono facili da trovare! Gli escursionisti poco attenti rischiano di non riuscire ad ammirare questo fenomeno o addirittura distruggerlo calpestandolo.

Ma non sempre le condizioni meteo-climatiche sono favorevoli per la formazione di queste strutture. Se volete osservare queste strutture, vale la pena andare a cercarle in modo mirato quando ci sono le condizioni più consone. Dopo alcuni tentativi, potrete osservare come la percentuale di successo sarà sorprendentemente alta. Vediamo dunque un po' più da vicino quali sono le condizioni più propense per la formazione dei capelli di ghiaccio.

Tipo di bosco e condizioni del suolo

Iniziamo con la scelta del bosco ideale. Qui è molto semplice: cercate un bosco di latifoglie o misto. Idealmente, il sottobosco non dovrebbe essere "ripulito" e dovrebbe esserci molto materiale organico "morto" a terra (rami con un diametro che va da pochi millimetri a circa 10 centimetri). Inoltre, la neve al suolo dovrebbe essere scarsa o assente. Quest'ultima condizione possiamo dire che l'anno scorso e quest'anno non sia difficile da trovare!

Affinché si formino i capelli di ghiaccio, è necessaria una sufficiente umidità nei rami e rametti al suolo, quindi di principio bisogna cercate delle zone umide nel bosco.

Una volta individuato il luogo ideale nella foresta, non resta che attendere le condizioni meteorologiche giuste.

Ingredienti meteorologici

Precipitazioni nei giorni precedenti alla nostra escurione ovviamente sono un primo fattore molto importante. Se le stesse sono seguite da una notte limpida e fredda con temperature comprese tra -1 e -5 gradi, ecco che la formazione dei primi filamenti di ghiaccio è possibile.

Non deve essere troppo freddo, perché l'acqua presente nei rami e rametti al suolo non deve congelare completamente. Ideale inoltre sono condizioni di calma di vento con un'aria non troppo secca. In caso contrario, i capelli di ghiaccio sublimano, passando direttamente dallo stato solido a gas, il che non lascia molto tempo per ammirarli.

Se tutte queste condizioni sono presenti, vale la pena di alzarsi presto al mattino e trovarsi nel bosco alle prime luci dell'alba. Con i primi raggi del sole, i capelli di ghiaccio possono risplendere ragalando uno spettacolo non comune. Tuttavia, si sciolgono altrettanto rapidamente alla luce diretta del sole, soprattutto se le temperature s'innalzano velocemente al di sopra dei zero gradi.

All'inizio del mese di febbraio, in alcune regioni a nord delle Alpi le condizioni erano ottimali per la formazione dei capelli di ghiaccio. Martedì mattina 7 febbraio 2023, l'autore di questo blog, un collega che lavora a Zurigo, ha scovato magnifici esemplari nella foresta di Sihl, vicino a Langnau am Albis (ZH).

Ma perché si formano i capelli di ghiaccio?

Timelapse della crescita dei capelli.
Fonte : Erich Albisser / Giardino dei ghiacciai a Lucerna (http://www.gletschergarten.ch/), Licenza CC BY-NC-SA

Torniamo ora alla difficile questione dell'origine di questi splendidi filamenti di ghiaccio. Il fenomeno è stato descritto già nel 1918 da Alfred Wegner, ma ci sono ancora degli aspetti non conosiuti. Da allora si sa che si formano solo sui rami presenti sul suolo e su cui è presente un fungo invernale (Exidiopsis effusa). La causa di questo fenomeno non è ancora stata definitivamente chiarita (si veda l'intervista a C. Mätzler in tedesco qui sotto).

L'acqua liquida nei pori del legno ha una tensione superficiale inferiore e un punto di fusione più basso rispetto all'acqua libera, cioè congela a temperature inferiori a 0 °C (la cosiddetta acqua sopraffusa). Se le temperature scendono al di sotto degli zero gradi, l'acqua nel legno congela dapprima in superficie. In seguito il nucleo di ghiaccio che si è formato viene "risucchiato" nel legno e il cristallo di ghiaccio cresce in lunghezza.