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Breve analisi poco seria

MeteoSvizzera-Blog | 24 gennaio 2023
20 Commenti

Le discussioni sulle previsioni del tempo tengono banco, in particolare quando non brillano per precisione, come è il caso negli ultimi giorni. Facciamo una breve e leggera analisi del fruitore di previsioni, soddisfatto o meno.

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Gli eterni scettici

Quelli che: tanto non azzeccano mai, diteci chi questa frase non l’ha mai sentita. L’eterno scettico non crede sistematicamente alla previsione, impossibile spiegargli che il grado d’affidabilità supera attualmente l’80%.  Ammettiamo comunque che in questi giorni, restando al margine della profonda depressione sull’Italia che ci toccava marginalmente, le previsioni erano molto ballerine.

I dipendenti

Quelli che: sono dipendenti dai fenomeni meteorologici preferiti, tipicamente i nevofili che appena sentono “neve” cominciano ad andare in fibrillazione, senza appurare se si trattava di nord o sud delle Alpi. Poi restano delusi per non aver consultato la previsione della neve fresca. Oppure gli amanti del caldo, che appena si menzionano temperature in salita si aspettano l’estate.

Gli economisti

Quelli che: calcolano ogni volta la propria perdita causata dall’esito delle previsioni: hanno annunciato vento e freddo e abbiamo perso l’affluenza sulle piste da sci; non ho venduto abbastanza gelati, colpa delle previsioni che annunciavano giornate estive e guarda che freddo; molti clienti non sono saliti in capanna, avevano annunciato temporali ma si sono manifestati solo in serata; e via dicendo. E fin qui in fondo una critica è giustificata, se non fosse che spesso ci si dimentica di tutte le occasioni dove una previsione corretta va a favore della loro bilancia.

I profi

Quelli che: seguono le previsioni, leggono il nostro bollettino, ne conoscono pregi e limiti, e le sfruttano tutti i giorni per pianificare il loro lavoro o il tempo libero. Ci sono!

I credenti

Quelli che: l’animazione radar fa smettere le precipitazioni alle 19:25, dai che l’è bona, una grigliata ci sta questa sera.

I precisini

Quelli che: abito a Torricella, a 413 metri di quota, avevano annunciato la neve a 400 metri e da me niente. Doveva piovere tutto il giorno e ha già smesso alle 16:00. Doveva esserci il sole e alle 09:00 era ancora coperto.  Incredibile avevano annunciato 20 cm di neve e io ne misuro solo 17.

I complottisti

Quelli che: le previsioni vengono prodotte e modificate accuratamente nel soddisfare ipotetici mandanti, che siano enti turistici per attirare i clienti, oppure parlando sempre di caldo per confermare i cambiamenti climatici, o annunciando la neve per vendere pneumatici invernali.

I sociali seriali

Quelli che: con il tema della meteo trovano un ottimo appiglio per un contatto sociale: che tempaccio oggi, ma che freddo oggi, ma non avevano detto che c’era il sole?  Dopo qualche anno di crisi, dove il Covid era più di moda, la meteo è ormai tornata fra i preferiti “attacca bottone”.

Gli amatoriali

Quelli che: la meteorologia la seguono in modo amatoriale e ne fanno una passione. Che le pagine come ECMWF, Meteoblue, Windy, e altre le consultano ogni giorno. Ci piace questo profilo. Sempre che non cadano nel tranello in stile: “Io l’avevo detto”.

I pragmatici

Quelli che: francamente le previsioni non le seguono, tanto il tempo fa quello che vuole, e loro la meteo di giornata la capiscono al mattino dalla finestra.

I pressapochisti

Quelli che: leggono le previsioni per la domenica ad inizio settimana senza consultarle in seguito, per poi affermare: ma, avevano detto che, ….

Gli iconici

Quelli che: un’icona dice tutto: “sole e nuvoletta sul Ticino” e capiscono al volo che tempo farà, sorvolando sui dettagli di una previsione che menziona qualche precipitazione portata da nord a ridosso delle Alpi, e deboli fenomeni convettivi sul Mendrisiotto.  Per restare poi insoddisfatti della precisione delle previsioni.

Gli addetti ai lavori

Noi! Che se la previsione va male, e capita, ci mettiamo nei panni dei clienti delle consulenze del giorno precedente: chissà se hanno coperto il tetto in tempo, accipicchia le terrazze erano aperte e c’è stato il temporale, nella notte non avranno potuto continuare i lavori di asfaltatura, il trattamento della vigna è andato sprecato, avevamo emanato un grado 2 per neve in pianura e il limite è restato più alto. Pur conoscendo i limiti di una previsione, anche a breve termine, ci rode quando non tutto va per il verso giusto. Malgrado che ogni tanto ci fischino le orecchie riusciamo però a superare le crisi senza cadere in acufene cronica.

E potremmo continuare all’infinito, ma lasciamo spazio alla vostra fantasia nei commenti.

Che sia poi in diretta su RSI, Radio3i o RadioTicino, dai nostri bollettini, in consulenza diretta allo 0900 162 999, sulla App di MeteoSvizzera, o sul rinnovato sito Web, grazie a tutti voi per seguire le nostre previsioni meteorologiche.