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Vento e neve

MeteoSvizzera-Blog | 17 settembre 2022
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Addio giornate estive, ecco la prima ondata di freddo.

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I due fronti opposti, gli amanti del caldo estivo e quelli che aspettano solo l’inverno, sono ad un bivio: i primi cominciano a sbuffare per le prime avvisaglie del rientro del fresco, gli altri già sognano di copiose nevicate. Anche se non riusciremo mai a trovarli felici entrambi, possiamo consolare gli “estivofili” dicendo che durante questa lunga estate le temperature e il soleggiamento hanno decisamente abbondato, mentre che gli “invernofili” già gioiscono per l’addio all’estate.

Oggi l’arrivo di aria fredda è risultato sensibile in particolare a nord delle Alpi, dove la neve ha sbiancato temporaneamente i paesaggi fin verso i 1500 metri di quota. A sud di esse è stato invece il favonio a mantenere ancora miti le temperature in pianura, con massime attorno ai 22 gradi. Il vento da nord era forte in montagna, con raffiche fino ai 94 km/h misurate al Monte Generoso, nelle valli ed in pianura si manifestato con punte comprese fra 45 e 75 km/h.

Negli anni passati i primi attacchi di aria polare si prospettavano verso le ultime settimane d’agosto, l’evento non è quindi particolare o eccezionale. La particolarità è che mai da giugno a questa parte abbiamo assistito ad un’invasione di aria fredda degna di nota, finalmente eccola qua.

Da segnalare che pressappoco in questi giorni l’anno scorso abbiamo assistito alla prima nevicata sulle Alpi, vedi blog , in quell’occasione però non si trattava di una situazione di sbarramento da nord, e favonio al sud, ma il passaggio di un fronte perturbato che portò precipitazioni anche sul Ticino.

Anche sul massiccio del Gottardo la neve è tornata fino a sbiancare la strada del passo, in val Bedretto e nelle regioni confinanti dell’alta valle Maggia la neve portata da nord si è ripresentata imbiancando le cime più alte. Una spolverata di neve che, grazie al terreno ancora caldo, è destinata scomparire velocemente al primo raggio di sole.

L’apporto di deboli precipitazioni si è limitato alla cresta alpina, a sud delle Alpi la ricaduta favonica ha portato, e porterà aria asciutta anche nei prossimi giorni, certo non quello che avremmo ancora bisogno prima della stagione invernale, ovvero delle diffuse e prolungate precipitazioni.

Le temperature non caleranno a picco, come già al nord delle Alpi, ma saranno ancora sostenute dal favonio mantenendosi in pianura a massime attorno ai 20 gradi per tutta la prossima settimana.