Quella odierna in Svizzera è risultata una giornata con molti ingredienti dal punto di vista meteorologico. Al punto che spostandosi di regione in regione ma anche con il passare delle ore, sembrava di assistere ad un improvvisato raduno fra le stagioni.
Oggi la Svizzera si è venuta a trovare sotto l'influsso di una lunga depressione che si estendeva dalla Russia attraverso l'Europa centrale fino alla penisola iberica. Il nostro Paese si posizionava dunque davanti alla saccatura, con deboli afflussi sud-occidentali in quota in una massa d’aria relativamente umida.
Durante la scorsa notte le nubi si sono parzialmente diradate, il che, grazie anche all’umidità presente negli strati bassi soprattutto sulle pianure della Svizzera tedesca, ha favorito la formazione di nebbie o banchi di nuvolosità bassa dal carattere prettamente autunnale.
Le schiarite di questa mattina a sud delle Alpi e nelle Alpi orientali sono risultate ben più ampie e prolungate rispetto a quanto previsto ieri. Nel Ticino centrale e meridionale si sono infatti misurate un paio di ore di sole, in Engadina fino a 3 ore mentre il record odierno è da attribuire alla stazione di Ilanz con 3.7 ore di soleggiamento. Già nella seconda metà della mattinata però la nuvolosità è tornata ad addensarsi anche in queste regioni, a causa dell’aria umida e instabile e dell’avvicinarsi della saccatura.
Carattere autunnale dal punto di vista termico questa domenica di fine settembre, con temperature massime che in pianura si situavano fra i 13 e i 16 gradi.
Durante la scorsa notte un’altra zona perturbata con precipitazioni a carattere di rovesci si è spostata dalla Francia verso la Svizzera occidentale. Le precipitazioni si sono poi spostate solo lentamente verso est, il che, in combinazione con un'atmosfera instabile, ha portato localmente a somme di pioggia anche rilevanti.
In alcune singole stazioni sono stati misurati totali orari di oltre 20 mm di precipitazione. A Riggisberg, sul Längenberg, sono caduti addirittura più di 21 mm in soli 20 minuti. Anche se oggi la temperatura ha raggiunto a malapena i 15 gradi, questi valori e il carattere delle precipitazioni hanno dato l’impressione di trovarsi nella stagione calda, con anche qualche fulmine registrato attorno al lago di Ginevra, nei dintroni di Romont (FR) e nella valle dell’Aare tra Kiesen e Thun.
Volendo un po’ forzare la mano, si possono ora aggiungere anche i pochi centimetri di neve fresca caduti in montagna al di sopra dei 2600 metri circa per ottenere anche un ingrediente dal sapore invernale. Una forzatura poiché una spolverata di neve a queste quote può verificarsi in qualsiasi stagione sulle nostre montagne.
