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Intense piogge monsoniche in Pakistan

MeteoSvizzera-Blog | 26 settembre 2022
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Dallo scorso mese di giugno il Pakistan sta vivendo un monsone molto intenso. Ad agosto i quantitativi di precipitazione nel Paese sono risultati del 243% superiori alla media; le province del Balochistan e del Sindh sono state particolarmente colpite. Le inondazioni hanno causato un disastro umanitario, con oltre 33 milioni di persone colpite. Il Servizio per i cambiamenti climatici di Copernicus (C3S) ha monitorato la situazione.

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Durante la scorsa primavera, il Pakistan ha subito una serie di intense ondate di caldo. Nel mese di maggio 2022 la temperatura media mensile della nazione è stata di 30.9°C, ben 2.2°C al di sopra della media. Su informazione del servizio meteorologico nazionale del Pakistan (PMD) si è trattato del quinto mese di maggio più caldo dall'inizio delle misure nel 1961. Nel bollettino climatico di maggio, il C3S rileva che per il Pakistan e l'India nordoccidentale la stagione primaverile è stata caratterizzata da condizioni di caldo prolungato con temperature medie da record.

Poiché nell'aria calda può essere presente un maggior quantitativo di vapore acqueo, i meteorologi avevano già avvertito all'inizio dell'anno che le temperature particolarmente elevate avrebbero potuto condurre a piogge monsoniche superiori alla norma nel corso dell'estate. Oltretutto, il caldo intenso ha anche accelerato la fusione sulle montagne, aumentando la quantità di acqua negli affluenti del fiume Indo, il più importante corso d'acqua del Pakistan.

"Le ondate di calore dell'inizio dell'anno si sono combinate con altri fattori, come La Niña, generalmente associata a una stagione dei monsoni più intensa nella regione, creando i presupposti ambientali per le alluvioni di agosto", ha dichiarato il direttore del C3S Carlo Buontempo.

In effetti il Pakistan è una delle regioni influenzate molto dai fenomeni di El Niño e la Niña: questo sarà uno dei temi dei prossimi mesi della rubrica #lameteospiagata.

Precipitazioni molto abbondanti in agosto

La stagione dei monsoni inizia tipicamente nel mese di giugno e si intensifica a luglio. In agosto, masse d'aria molto umide convogliate dai venti monsonici si sono combinate con sistemi di bassa pressione e hanno interessato l'intero Pakistan nel corso del mese, causando diversi eventi di forti precipitazioni. Sebbene le condizioni di tempo molto umido non siano rare in Pakistan in questo periodo dell'anno, quest'anno le precipitazioni hanno raggiunto valori estremi, con 192.7 mm di pioggia nel solo mese di agosto (valore mediato sull'are dell'intero Paese). La norma di questo mese si assesta a "soli" 56.2 mm. Secondo il servizio meteorologico del Pakistan, le precipitazioni di agosto sono state di ben 3.4 volte superiori alla media, rendendo così il mese d'agosto più piovoso dall'inizio delle misure nel 1961.

Le regioni del Balochistan e del Sindh, in particolare, hanno registrato precipitazioni estremamente abbondanti, ben al di sopra della media, addirittura 6.9 volte i valori medi in Balochistan e quasi 8.3 volte i valori medi nel Sindh. Entrambe le province hanno sperimentato il mese d'agosto più piovoso mai registrato, rispettivamente con 15 e 9 giorni di pioggia (rispetto a una media di soli 2 giorni con precipitazioni). Nella regione del Gilgit-Baltistan, le precipitazioni nel mese di agosto sono state 3.3 volte superiori ai quantitativi medi, rendendolo il secondo agosto più piovoso degli ultimi 62 anni. Tutti questi dati sono stati forniti dal servizio meteorologico pakistano.

Un impatto devastante

I dati (si tratta di una rianalisi del sistema ERA5) mostrano precipitazioni ben superiori alla media del mese. Le inondazioni causate dalle piogge record, forse combinate con l'impatto delle acque di fusione glaciale che confluiscono nel fiume Indo, hanno provocato un gran numero di vittime - 1.355 morti, secondo un rapporto del 7 settembre dell'Autorità nazionale per la gestione dei disastri (NDMA). L'impatto sul bestiame, sulle abitazioni e su altre infrastrutture è stato notevole anche nel Sindh, nel Punjab meridionale e nel Balochistan orientale.

Il rapporto dell'NDMA indica che quasi 565'000 case sono state distrutte e altre 1.15 milioni parzialmente danneggiate. Un rapporto dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari, pubblicato il 30 agosto, afferma che anche i mezzi di sussistenza sono stati pesantemente colpiti dalle inondazioni: più di 719.000 capi di bestiame sono stati uccisi, una fonte fondamentale di sostentamento per molte famiglie. Inoltre, sono stati colpiti quasi due milioni di ettari di colture e frutteti.

I soccorsi sono in corso, ma la situazione umanitaria è aggravata dai gravi danni alle infrastrutture. Le strade e i ponti danneggiati rendono più difficile lo spostamento delle persone verso le aree non colpite e l'arrivo degli aiuti a chi ne ha bisogno.

Il C3S è implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) per conto della Commissione europea.

Articolo originale tratto da Copernicus