Ambito dei contenuti

Incendi all’ovest degli Stati Uniti

MeteoSvizzera-Blog | 12 settembre 2022
1 Commento

L'ondata di caldo che imperversa ancora negli Stati Uniti occidentali sta generando incendi con grandi pennacchi visibili dallo spazio. Sebbene non siano ancora di intensità eccezionale, questi incendi rappresentano già un problema per la qualità dell'aria, soprattutto in Oregon.

  • Tempo

Piè di pagina

Navigazione top bar

Autorità federali svizzereAutorità federali svizzere

Cappa di caldo stazionaria

Un'ondata di cado e tanto tardiva quanto eccezionale nella sua intensità, e ora anche nella sua durata, sta imperversando sugli Stati Uniti occidentali dalla fine di agosto. 6 giorni dopo il nostro primo blog sulla situazione, la cappa di caldo stazionaria che ha portato a temperature record - tra cui 51,3°C nella Death Valley il 1° settembre - è ancora saldamente stabile sulla metà occidentale degli Stati Uniti.

Negli ultimi giorni le temperature massime sono leggermente diminuite, scendendo nuovamente sotto i 30°C dallo Stato di Washington all'Arizona. Questo calo va considerato nel contesto dell'altitudine di queste regioni, la maggior parte delle quali si trova al di sopra dei 1.300 metri. Ad esempio, sabato sono stati registrati 27,8°C all'aeroporto di Ely, situato a 1907 m di quota. La massa d'aria è quindi ancora molto calda.

Temperature massime degli ultimi giorni

Verso la fine dell’ondata di caldo

Nei prossimi giorni, questa cappa di caldo dovrebbe spostarsi lentamente verso est, spinta da un sistema di bassa pressione in arrivo dal Pacifico verso la fine della prossima settimana, come mostrato nell'animazione sottostante. Tuttavia, si dovrà comunque contare su temperature attorno a 25°C, o addirittura localmente 30°C a 1500 m.

Incendi

La siccità causata da un'estate che aveva già inaridito il terreno ha favorito l'innesco di molti incendi dallo Stato di Washington alla California, passando per l'Oregon e l'Idaho. I loro grandi pennacchi sono visibili dallo spazio.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il picco della stagione degli incendi non è durante la parte più calda dell'estate, ma a settembre-ottobre, quando il terreno è più secco. A questo si aggiunge il ritorno di venti spesso più forti, che permettono agli incendi di diffondersi più rapidamente, rendendo ancora più difficile il controllo.

Qualità dell'aria compromessa

Le polveri fini e i gas rilasciati dagli incendi peggiorano la qualità dell'aria. Nella mappa sottostante che mostra gli indici di qualità dell'aria del particolato fine con un diametro di 2,5 micrometri o meno (PM2,5), un numero significativo di località riporta aria malsana per le persone sensibili, se non per tutti.

Prima che il tempo cambi alla fine della settimana, gli incendi potrebbero progredire ulteriormente e peggiorare l’attuale qualità dell'aria.