Questo scenario, che non è definitivo e che contrasta significativamente con quello delle simulazioni precedenti (vedi animazione sottostante), mostra una traiettoria molto settentrionale che vedrebbe Danielle passare a uno stadio indebolito al largo della Scozia. Trattandosi di un sistema di bassa pressione piuttosto compatto e molto profondo (975 hPa al centro), la sua posizione precisa è difficile da prevedere, e lo è tanto più quanto più il termine si allontana. L'animazione del geopotenziale a 500 hPa (equivalente alla pressione) previsto dagli ultimi 3 run disponibili del modello IFS qui sotto è rivelatrice: mostra la dispersione tra i run, cioè la differenza di previsione tra i vari run per una medesima scadenza. In altre parole, più le curve blu, nere e rosse si sovrappongono, più la previsione è stabile, cioè non cambia drasticamente da un calcolo al seguente. I 3 run mostrano un'evoluzione simile (curve vicine) fino alla sera di mercoledì 7 settembre, poi il campo di geopotenziale diventa molto più "sfilacciato", molto più disperso, un vero piatto di spaghetti...! La previsione oltre i 3 giorni diventa dunque molto delicata.
Avvicinandosi alle nostre regioni, Danielle confonde i segnali. Il suo destino, cioè la sua posizione e il suo possibile riempimento, influenzano notevolmente l'evoluzione dei sistemi meteorologici che determinano il tempo nella regione alpina.