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Se il Mendrisiotto piange, la Francia non ride
Ma non solo il nostro Mendrisiotto e la vicina Francia: tutta l’Europa occidentale sta collezionando record di eccezionale gravità.
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Ma non solo il nostro Mendrisiotto e la vicina Francia: tutta l’Europa occidentale sta collezionando record di eccezionale gravità.
Dopo uno storico deficit di precipitazioni rispetto alla norma su scala nazionale del mese di luglio, e senza precipitazioni degne di nota all'inizio di agosto, il nuovo aumento delle temperature in corso andrà ad aggravare ulteriormente una già accentuata aridità del suolo su gran parte del territorio, nonostante i temporali del fine settimana scorso.
A livello nazionale, dal 17 luglio la Francia ha stabilito ogni giorno un nuovo record di siccità del suolo (su base storica a partire dall'agosto 1958). Nel Sud-Est, questa estrema siccità è iniziata ancora prima: il record giornaliero è stato superato ogni giorno dall'inizio di luglio in Corsica e da metà maggio in Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
Dal 5 agosto, la situazione di siccità del suolo è diffusa su tutto il territorio della Francia metropolitana. Inoltre, molte regioni sono al livello dei record storici di siccità: Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Corsica, Occitania, Grand Est.
Questa situazione costituisce un evento importante, paragonabile alle siccità del 1976 e del 2003. Da qui alla seconda metà di agosto è molto probabile che la situazione di siccità del suolo si aggravi in un gran numero di regioni.
Si distinguono diversi tipi di siccità:
Cominciate nel 1982 le misurazioni di Stabio sono relativamente recenti, ma in 40 anni mai si è verificata una situazione così asciutta e calda. È in particolare il mix si siccità e caldo ad aggravare la situazione nella regione più meridionale della Svizzera. Nel 2022 si contano ad oggi 51 giorni sopra i 30 gradi di temperatura massima, di cui 38 consecutivi. La situazione si avvera così peggiore che non nel 2003 quando su tutto l’anno i giorni tropicali consecutivi furono solo 14. Il totale annuo di giornate tropicali non è ancora stato superato, ma mancano solo 6 giorni per eguagliare il 2003, quando ne contammo 57.
Per fare ulteriore chiarezza sulla gravità della frequenza di giornate tropicali attuali la media che si ottiene su 40 anni di misurazioni è di soli 16 giorni, rispetto ai 51 attuali.
Oltre all’acqua di falda, in netta diminuzione a causa dell’assenza di precipitazioni, i suoli non irrigati del Mendrisiotto sono ormai inutilizzabili. Rispetto alle precipitazioni normali per i primi 8 mesi dell’anno che per Stabio sono di 950mm, abbiamo registrato ad oggi solo 276mm di accumuli.
Nel grafico sopra è rappresentata la situazione attuale di deficit idrico del terreno. Il periodo di deficit già presente a fine estate 2021 si era normalizzato prima di gennaio 2022, per poi aggravarsi nuovamente ed essere problematico in concomitanza della lunga serie di giornate tropicali di quest’estate.
Le possibili precipitazioni, attese nella prossima settimana, riusciranno forse ad abbassare il fabbisogno del suolo a breve termine. Ma difficilmente potranno riportare alla normalità il bilancio idrico generale.
La situazione in corso assume maggiore gravità se viene considerata a grande scala, infatti non siamo confrontati a brevi periodi limitati regionalmente ma i segnali d’allarme arrivano da tutta l’Europa occidentale. Troppo presto per arrivare a conclusioni dettagliate, ma l’estate 2022 passerà agli annali per la sua eccezionalità.
Fino alla prossima estate calda.
Dati relativi alla Francia tratti dalle attualità di Meteo France
Come giustamente Moltrasio J. ci fa notare, sull'immagine di testa (del 10 agosto 2022) le Alpi sembrano essere ben innevate. Ma come dimostra l'immagine presa l'11 agosto non si trattava di neve bensì di nuvolosità convettiva sviluppatasi sulle creste alpine, che si manifestano tristemente prive di neve: