Uno sguardo agli archivi di MeteoSvizzera rivela che in realtà ci sono due “inizi”: il primo è l'inizio della raccolta dei dati nel 1864, seguito dalla pubblicazione dei primi bollettini e delle prime carte meteorologiche nel 1879.
Nel 1864, il numero di stazioni meteorologiche non era comparabile con quello attuale, e queste stazioni - che erano manuali - non registravano necessariamente gli stessi parametri di oggi, soprattutto non con la stessa frequenza (in genere c'erano tre letture al giorno).
Il 1° agosto 1864 il tempo è rimasto asciutto con venti deboli. È interessante notare che le temperature erano molto vicine a quelle registrate oggi. La differenza di 3 gradi tra Ginevra e Berna si spiega con il fatto che il vento da sudovest ha probabilmente soffiato a Ginevra ma non a Berna.

ll minimo che si possa dire della prima mappa meteorologica disponibile per il 1° agosto 1879 è che si tratta di una cartina piuttosto semplice. Nonostante questo, ci sono informazioni sufficienti per trarre alcune conclusioni:
In generale, questo tipo di situazione è favorevole allo sviluppo di temporali, soprattutto in montagna, ma con possibili sconfinamenti in pianura. Tutto dipende dall'umidità presente nei bassi strati dell'atmosfera, che influenza in modo importante le temperature da raggiungere per innescare i temporali; un livello di umidità troppo basso può inibire la formazione dei temporali.
Questa situazione non è priva di analogie con quella prevista per venerdì prossimo.

Il testo delle previsioni per il 1° agosto 1879 è il seguente: "La situazione è cambiata poco da ieri. L'area di bassa pressione centrata sulla Scozia si è leggermente approfondita, mentre nelle altre regioni la distribuzione della pressione è rimasta invariata. In Svizzera il tempo rimane leggermente nuvoloso con un graduale aumento della temperatura. A Basilea si registrano tuoni dalle 6 di ieri sera”.
Previsioni per sabato 2 agosto 1879: "Nessun cambiamento significativo nel quadro meteorologico; continua la tendenza ai temporali".

Come menzionato all’inizio, oggi primo agosto 2022 è cominciata a sud delle Alpi la terza ondata di caldo dell’estate.
Le minime di questa mattina si sono attestate attorno a 20 °C nelle zone collinari e urbane, mentre nelle zone pianeggianti esse sono scese fin verso i 15 °C. Le massime si sono spinte invece fino a 32 – 34 °C. Un primo agosto canicolare quindi, dato che la temperatura media giornaliera risulterà in modo diffuso superiore a 25 °C.
Spinti dalla curiosità e approfittando della lunga serie di dati di temperatura di Lugano, cominciata nel 1864, ci siamo chiesti quante volte in passato il primo agosto sia risultato canicolare.
Sui 158 anni per i quali disponiamo delle misure, per ben 10 volte il primo agosto è stato caratterizzato da temperature canicolari. Mediamente, quindi, ci si potrebbe aspettare un primo agosto molto caldo ogni 15-16 anni. Deduzione che però non regge, dato che 5 delle 10 volte sono accadute negli ultimi 20 anni. E anche la media della temperatura della giornata di oggi a Lugano sarà compresa fra 25 e 26 °C…

Per ulteriori curiosità sul tempo del primo d’agosto, vi rimandiamo a questa pagina.
Al Sud delle Alpi a partire da oggi lunedì e fino a venerdì 5 agosto è in vigore l’allerta canicola di livello 3 per le regioni al di sotto dei 600 metri di quota. Le temperature massime saranno comprese fra 33 e 35 °C, mentre le minime si attesteranno fra 19 e 23 °C. Nelle zone urbane, le temperature minime potranno essere anche di alcuni gradi più elevate a causa del raffreddamento notturno più lento e meno marcato rispetto alle regioni circostanti. La fase più intensa dell'ondata di caldo è attesa fra mercoledì e venerdì, quando il caldo tenderà a diventare più afoso. Il periodo canicolare potrebbe terminare sabato, ma sul termine esatto dell'allerta vige ancora un'elevata incertezza.

Al Nord delle Alpi l’aumento delle temperature sarà più lento e le soglie per un’allerta canicola verranno probabilmente superate fra mercoledì e venerdì. Per questo motivo è stata emessa una prospettiva maltempo, che, se la previsione sarà confermata, domani martedì verrà trasformata in allerta.