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Previsioni per Babbo Natale

MeteoSvizzera-Blog | 25 dicembre 2022
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Come da tradizione, la scorsa notte, un trasporto eccezionale ha solcato i cieli di tutto il mondo. Affinché tutte le consegne potessero giungere puntuali, Babbo Natale ha beneficiato anche quest’anno di un’accurata consulenza meteorologica.

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Senza consulenza meteorologica, neanche le renne volano

Sorvolare i cieli di tutto il mondo. Percorrere più di cento milioni di chilometri. Entrare in innumerevoli case. Tutto questo in poco più di 30 ore (grazie al gioco dei fusi orari). Un’impresa colossale che necessita di un’accurata preparazione, per definire le varie tappe, coordinare il carico da trasportare, pianificare la rotta esatta. Che non è mai la medesima. Infatti l’affiatato team di elfi, che da anni si occupa di programmare e gestire il viaggio di Babbo Natale, la definisce in modo da evitare che la slitta incappi in una tempesta o nelle turbolenze generate da un temporale. Per questo motivo prima di… decollare Babbo Natale e le sue renne hanno ricevuto, anche quest’anno, un approfondito briefing meteorologico, che ha coperto l’intero globo, dall’Australia al continente americano, passando per l’Asia, l’Africa e l’Europa.

Se possibile, meglio non andare controvento

Anche se le renne che trainano la slitta di Babbo Natale sono allenate e abituate, il viaggio nella notte di Natale è lungo e faticoso. Per questo motivo è importante che la rotta, venga definita in modo da evitare forti venti contrari. Anzi, laddove possibile, è meglio sfruttare le correnti aeree per trasferirsi il più velocemente possibile da un continente all’altro. Poiché Babbo Natale tendenzialmente si sposta da est verso ovest, ciò non è sempre possibile, ma con un accurato studio delle simulazioni del vento in quota, si possono ottimizzare i vari trasferimenti. I meteorologi che assistono Babbo Natale fanno pure attenzione a che la slitta giri al largo da eventuali zone con eruzioni vulcaniche in corso, per evitare che la cenere vulcanica faccia piangere gli occhi delle renne e sporchi il vestito di Babbo Natale. Come pure cercano di evitare le regioni con forti turbolenze. Nel passato è già capitato che un’improvvisa turbolenza abbia dato scossoni così forti alla slitta che i vari doni sono usciti dai rispettivi sacchi e si sono mischiati fra loro. È stato un bel pasticcio e c’è voluto non poco tempo per riordinarli e poterli di nuovo consegnare all’indirizzo giusto.

Dal globale al locale

Dopo aver definito la rotta in termini generali, i meteorologi passano ad analizzare le condizioni atmosferiche attese nelle singole località. Anche se Babbo Natale ha molta esperienza e sa gestire le più disparate situazioni, apprezza sempre le previsioni locali, così sa cosa lo attende. Si inizia, ovviamente dal punto di partenza, l’aeroporto di Rovaniemi in Finlandia. Deboli nevicate in presenza di poco vento, molte nuvole e temperature al di sotto dei -10 °C non scoraggiano le renne che sono sostanzialmente abituate a simili condizioni invernali. E poi sanno bene, che a breve saranno al caldo. Infatti, la prima parte del lungo volo le porta verso l’Australia, dove siamo a inizio estate. Ad esempio a Sydney sono previsti cieli poco nuvolosi e temperature notturne comunque sopra i 18 °C. Condizioni ideali dunque per passare di casa in casa rapidamente prima di mettersi in rotta verso l’Europa. Una tratta tutto sommato tranquilla a patto di stare lontani dai venti superiori ai 200 km/h generati dalla tempesta tropicale Darian, presente in queste ore sull’Oceano Indiano.

Nessun bianco Natale in Svizzera

Avvicinandosi alla Svizzera Babbo Natale e le sue renne iniziano ad aver caldo. Non tanto per lo sforzo del viaggio che inizia a farsi lentamente sentire. Bensì per le temperature che sono tutt’altro che invernali. Aria umida ma molto mite, essendo di origine subtropicale, è infatti affluita verso le Alpi nelle scorse ore. Con la conseguenza che la temperatura giornaliera media è di 4 – 7 °C superiore alla norma e il limite delle nevicate salito fin verso i 2'000 metri. Una volta di più nessun bianco natale dunque la mattina di Natale, perlomeno per chi non si risveglia in una qualche località alpina. Questo afflusso di aria mite attorno al periodo di Natale, non è però una novità per Babbo Natale che l’ha vissuto già numerose volte in passato. Anzi in genere, se ben ci pensa, è tutto sommato raro che abbia incontrato la neve al suo passaggio in Svizzera. Nella patria di Guglielmo Tell la maggior parte dei Natali sono “verdi” piuttosto che “bianchi”. Peccato, pensa Babbo Natale, perché un po’ di neve renderebbe subito l’atmosfera … natalizia.

Ecco l’inverno. E che inverno!

Completata la tappa europea del suo world tour, Babbo Natale spicca il salto sull’Atlantico, partendo dalla Scozia per evitare la corrente a getto che ne rallenterebbe la corsa verso il Nord America. Questa volta Babbo Natale e le renne sono un po’ preoccupati. Già al momento del briefing meteorologico sono stati informati della tempesta di neve che si stava per abbattere su queste regioni. Le tempeste invernali, con l’aria polare o artica che viene sospinta dai venti da nordovest verso gli USA, non sono una novità, Babbo Natale e le sue renne lo sanno bene. Ma questa volta è una tempesta di taglia XXL, che le renne più giovani non hanno mai dovuto affrontare. Le ultime notizie trasmesse dai meteorologi mentre la slitta sorvola l’Atlantico sono solo parzialmente positive. È vero che la tempesta sta lentamente perdendo vigore, ma le temperature nella zona dei grandi laghi sono pur sempre fra -15 °c e -20 °C e le raffiche di vento superiori ai 60 – 80 km/h. Significa che la temperatura percepita è inferiore ai -30 °C. “Brrrrr, meglio coprirsi bene e completare in fretta il giro” pensa Babbo Natale, pur sapendo che il blizzard che soffia in faccia la neve, complicherà un po’ entrare ed uscire dalle varie case, che magari sono momentaneamente anche senza elettricità. Fortuna che almeno non deve preoccuparsi troppo della viabilità: le strade innevate e non percorribili non fermano di certo la slitta.

E alla fine: Buon Natale a tutti!

Superata anche la tempesta invernale di taglia XXL, il resto del tragitto è... in discesa. Rapidamente Babbo Natale si sposta verso il Sud America, per poi partire di nuovo verso casa sorvolando l’oceano, che quest’anno è proprio… Pacifico e non presenta difficoltà meteorologiche particolari. In poche ore la foresta boreale finlandese è in vista, gli elfi rimasti a casa hanno già iniziato a preparare un thè caldo per Babbo Natale e una doppia razione di licheni per le renne. Anche quest’anno se li sono guadagnati.

Da tutti i collaboratori e le collaboratici di MeteoSvizzera, l’augurio di un sereno Natale.