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Quasi ci siamo
Dopo un ottobre di follie stiamo lentamente avvicinandoci alla normalità.
Tempo
Dopo un ottobre di follie stiamo lentamente avvicinandoci alla normalità.
Le temperature stanno finalmente abbassandosi, ma restano tutt’ora sopra la norma.
Le massime odierne, che sono salite fin verso i 18 gradi, si discostano ancora dalla norma stagionale di circa 4 gradi.
Malgrado cieli sereni, la scorsa notte non registriamo ancora temperature negative, né in pianura, dove sul Piano di Magadino la minima era di 4.6 gradi, né in quota dove al Pizzo Matro, a 2171 metri di quota, dove non siamo scesi sotto i +3 gradi.
Anche al suolo le temperature sono restate generalmente sopra lo zero in pianura, solo sul piano di Piotta la minima è scesa di un decimo di grado sotto lo zero, mentre a San Bernardino si è portata fino a meno 3.2 gradi.
Ricordiamo che la temperatura viene misura per convenzione internazionale a 2 metri dal suolo su terreno erboso, e che le misure di temperatura al suolo sono indicatori tecnici, che vengono usati in particolare per definire la presenza di gelo superficiale, utili in particolare per seguire lo stato delle strade o le gelate nell’ambito agricolo.
Temperature che saranno comunque ancora in calo nei prossimi giorni, portandosi entro venerdì a 13 gradi, quindi attorno alla media stagionale, ma l’arrivo del vento da nord, ed il suo effetto favonico, rovinerà la festa già sul sabato riportandole a 15 - 17 gradi.
Con l’abbassarsi delle temperature, in concomitanza delle precipitazioni attese fra giovedì e venerdì, anche le cime delle nostre montagne metteranno un bianco cappello.
Il passaggio entro sabato dell’attiva perturbazione porterà sull’arco alpino un’ottima nevicata, però il terreno non ancora gelato, e l’arrivo del favonio a sud delle Alpi, potranno far diminuire in fretta gli accumuli al suolo.
Ma restiamo ottimisti, l’autunno (quello vero) è finalmente alle porte, per l’inverno ci resta ancora tempo.