
La notte è risultata inizialmente serena in tutta la Svizzera. Nonostante la buona radiazione, la formazione di locali e poco spessi banchi di nebbia era limitata ad alcune conche particolarmente predisposte a questo fenomeno. A nord delle Alpi, nelle prime ore del mattino, la nebbia si è però poi rapidamente estesa a quasi tutte le regioni di pianura. La caratteristica che differenzia la nebbia dalla nebbia alta, è che quest’ultima risulta sollevata dalla superficie di pianura sottostante. A procurare questo sollevamento è in genere una corrente che si incunea sotto il banco di nebbia precedentemente formatosi a contatto con il terreno. Ed è esattamente ciò che è accaduto questa mattina, con una corrente di bise che è entrata da nord-est sull’Altopiano, sollevando la nebbia con l’aiuto delle “sponde” costituite dalle Alpi e dalla catena del Giura. Essendo in una situazione di alta pressione, questo banco di nebbia sollevato da terra ha nella sua parte superiore una sorta di tappo, costituito dall’aria discendente presente negli anticicloni. Si parla in questo caso dunque di “limite superiore” della nebbia alta, che questa mattina si situava inizialmente attorno ai 700 metri di quota, per poi salire fin verso i 900 metri nel corso della mattinata.

La ragione della formazione della nebbia è stata, oltre alla buona radiazione nella prima metà della notte, l'avvezione di aria più fredda e relativamente più umida negli strati d'aria vicini al suolo.

Come già negli scorsi giorni, anche oggi le temperature sono risultate eccezionalmente calde, in particolare in quota. Nel sondaggio delle 12 di Payerne, l'isoterma di zero gradi si situava poco al di sotto dei 4000 metri. In Vallese, nella valle del Reno e sulle pianure sud-alpine sono state raggiunte massime fino a 22 gradi. Nelle regioni sotto la nebbia non si sono invece superati i 15-19 gradi.
