Ambito dei contenuti

Pioggia e pressione

MeteoSvizzera-Blog | 09 ottobre 2022
4 Commenti

La pioggia è necessariamente preceduta da un calo della pressione barometrica? Questa la domanda posta da uno dei nostri fedeli lettori del blog, domanda alla quale cercheremo di rispondere qui.

  • Tempo

Piè di pagina

Navigazione top bar

Autorità federali svizzereAutorità federali svizzere

Il legame tra la destabilizzazione del tempo il calo della pressione

La meteorologia di base ci insegna che esistono dei "centri d'azione" chiamati massimi e minimi barici, in parole più semplici zone di alta e zone di bassa pressione. All'interno delle zone di alta pressione l’aria sprofonda, si riscalda per compressione e provoca un aumento della pressione atmosferica vicino al suolo quando si avvicinano alla nostra posizione relativa. Questo sprofondamento dell'aria e questo riscaldamento in quota provoca l'evaporazione delle nubi, motivo per cui gli anticicloni sono spesso sinonimo di tempo soleggiato e asciutto, ad eccezione delle tipiche situazioni di nebbia in pianura nella stagione fredda.

Nel caso delle zone di bassa pressione, o depressioni, l'aria in esse contenuta tende a risalire, raffreddandosi per espansione e provocando un calo della pressione atmosferica al suolo, questo sempre quando questi sistemi si avvicinano alla nostra posizione relativa. Questo sollevamento dell'aria e il raffreddamento alle quote più alte favorisce la condensazione dell'umidità nell'aria, la formazione di nubi e le precipitazioni, motivo per cui depressioni sono spesso associate a tempo nuvoloso, piovoso e, a seconda del gradiente di pressione, ventoso o addirittura tempestoso.

Un calo di pressione al suolo presagisce dunque l’arrivo della pioggia?

Tenendo conto di queste considerazioni e con l'aiuto di un barometro che misura la pressione atmosferica, è possibile determinare se la pressione al suolo è in aumento o in calo e quindi capire se si sta avvicinando particolare sistema, sia esso di alta o bassa pressione. Questo è esattamente il principio per cui i barometri prevedono pioggia e vento quanto più bassa è la pressione, e tempo soleggiato e asciutto quanto più alta è la pressione.

Purtroppo (o meglio per fortuna) la meteorologia non è sempre così semplice. La risposta alla domanda posta dal nostro lettore è “no”. Scopriamo insieme perché.

Per quale motivo e in quali situazioni?

Di seguito sono riportate tre situazioni in cui le precipitazioni non sono state necessariamente precedute da un calo della pressione atmosferica:

1. Situazioni di pressione livellata

Quando il campo di pressione varia molto poco e l'instabilità della massa d'aria è relativamente elevata, lo sviluppo di temporali è piuttosto favorito. Ciò è avvenuto martedì 30 agosto, un giorno in cui la pressione atmosferica era particolarmente alta (oltre 1020 ettopascal a livello del mare) e variava pochissimo nell'arco delle 24 ore, ma in cui praticamente tutte le nostre stazioni al suolo a nord delle Alpi hanno registrato accumuli di precipitazione dovuti a temporali, alcuni dei quali anche superiori a 20-50 mm. In questo caso, piccole "onde corte" in quota hanno contribuito a destabilizzare ulteriormente la massa d'aria e a favorire una diffusa attività temporalesca.

2. Situazioni di sbarramento contro il pendio di una catena montuosa

In questo tipo di situazione, l'arrivo delle precipitazioni è solitamente accompagnato da un aumento della pressione atmosferica. Quando una massa d'aria colpisce la topografia di una catena montuosa (ad esempio il versante nord delle Alpi o il versante sud delle Alpi), viene compressa e si misura una sovrappressione "controvento" rispetto al versante. Questa compressione della massa d'aria contro il rilievo la costringe anche a salire, a raffreddarsi e quindi a formare nubi e precipitazioni.

3. Situazioni favoniche

In questo tipo di situazione si osserva di solito un calo della pressione atmosferica, ma raramente è accompagnato da precipitazioni. Quando l'aria sprofonda dopo aver oltrepassato la catena montuosa, questa tende a riscaldarsi e a far evaporare le nuvole e le precipitazioni, così che raramente piove a causa dell'effetto favonico. D'altra parte il favonio, che per definizione è secco e caldo, può soffiare molto forte e creare una tempesta di foehn a causa della differenza di pressione sui due lati della catena montuosa (sovrapressione sul lato "sopravvento", sottopressione sul lato "sottovento").

Conclusione

Sebbene le precipitazioni siano spesso precedute da un calo della pressione atmosferica (quando si avvicina un sistema di bassa pressione), non è sempre così. Le precipitazioni possono talvolta verificarsi senza un calo di pressione (situazione pressione livellata in estate con rischio più o meno marcato di temporali) e in alcuni casi possono addirittura essere accompagnate da un aumento di pressione (precipitazioni da sbarramento contro una catena montuosa). Allo stesso modo, un calo di pressione non sarà sempre accompagnato da precipitazioni, anche quando la pressione è relativamente bassa (situazione di foehn). Affidatevi dunque al vostro barometro, ma non troppo... e siate consapevoli del contesto meteorologico in cui vi trovate!