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Il tempo su Venere
MeteoSvizzera-Blog | 08 ottobre 2022
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Negli ultimi anni Marte è stato molto presente nei media, mentre Venere ha ricevuto meno attenzioni. In termini di dimensioni e gravità, Venere è più simile al nostro pianeta natale rispetto a Marte, ed è anche più vicino alla Terra. Perché allora non si considerano missioni con equipaggio su Venere?

Fig. 1: Venere e la Luna sorgono sopra le Wasatch Mountains vicino a Salt Lake City il 31 gennaio 2019. Fonte: NASA/Bill Dunford. https://solarsystem.nasa.gov/resources/2275/venus-moon-and-a-bit-of-earth/?category=planets_venus
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Venere: un ritratto

Il periodo orbitale di Venere intorno al Sole corrisponde a circa 225 giorni terrestri, mentre un giorno venusiano dura circa 243 giorni terrestri. Un anno su Venere si conclude dunque più velocemente di un giorno. Oltre a ciò il pianeta ruota in senso opposto rispetto alla Terra, quindi il sole sorge a ovest e tramonta a est.

Così come la Terra, anche Venere ha un'atmosfera, ma con una composizione ben diversa. Mentre l'atmosfera terrestre offre condizioni ideali per la vita, quella di Venere, composta principalmente da anidride carbonica (96,5%) e azoto (3,5%), è come una serra estrema. Ciò si riflette anche nella temperatura media: questa sulla Terra è di 15°C, mentre su Venere si aggira attorno ai 464°C. Senza l'effetto serra, la temperatura media su Venere sarebbe di -41°C.

A causa della sua diversa composizione, l'atmosfera di Venere ha una densità circa 50 volte superiore a quella terrestre, il che significa anche che anche la pressione al suolo è diversa. Per fare un paragone, la pressione al suolo su Venere corrisponde alla pressione che si trova immergendosi a 910 metri di profondità. La pressione atmosferica sulla superficie di Venere è di 92 bar (ovvero 92000 hPa). Sulla Terra la pressione al suolo è di 1 bar.

Fig. 3: transito di Venere davanti al Sole. Fonte: NASA/SDO, AIA
https://solarsystem.nasa.gov/resources/476/2012-venus-transit/?category=planets_venus
Fig. 3: transito di Venere davanti al Sole. Fonte: NASA/SDO, AIA https://solarsystem.nasa.gov/resources/476/2012-venus-transit/?category=planets_venus

Nell'atmosfera di Venere troviamo una copertura nuvolosa di 20 chilometri di spessore. Questa fa sì che solo il 2% della luce solare raggiunga il suolo. Il resto della luce solare che arriva al bordo superiore dell'atmosfera viene riflessa per il 76% e assorbita per il 22%. La Terra, invece, riflette in media circa il 30% (un po' di più nelle regioni polari, meno sugli oceani). Se la copertura nuvolosa su Venere non esistesse, l'atmosfera assorbirebbe ancora di più la radiazione solare a causa della sua composizione e sarebbe ancora più calda grazie all'effetto serra.

Fig. 4: la “Crater Farm”. Fonte: NASA/JPL
https://solarsystem.nasa.gov/resources/477/the-crater-farm/?category=planets_venus
Fig. 4: la “Crater Farm”. Fonte: NASA/JPL https://solarsystem.nasa.gov/resources/477/the-crater-farm/?category=planets_venus

Venti e circolazione generale

Mettiamo ora da parte il problema delle temperature elevate e per assurdo ci immaginiamoci di passeggiare sulla superficie di Venere. Il vento percepito sarebbe paragonabile a una leggera brezza, per intenderci in termini “terrestri” parliamo di venti moderati, ovvero attorno a 4 Beaufort (ca. 24 km/h di vento medio).

La Terra e Venere hanno anche alcune similitudini per quanto riguarda i processi atmosferici su larga scala: Entrambi i pianeti hanno una circolazione atmosferica veloce: sulla Terra si tratta delle fasce di forte e costante vento (note anche come jet stream), su Venere questa si manifesta negli strati superiori dell'atmosfera. Oltre a Venere e alla Terra, solo una luna di Giove, Titano, ha una circolazione atmosferica così veloce.

Fig. 5: Mappa altimetrica di Venere del Pioneer Venus Orbiter. Fonte: NASA/Ames/U.S. Geological Survey/Massachussetts Institute of Technology
https://solarsystem.nasa.gov/resources/2438/pioneer-venus-orbiter-map-of-venus/?category=planets_venus
Fig. 5: Mappa altimetrica di Venere del Pioneer Venus Orbiter. Fonte: NASA/Ames/U.S. Geological Survey/Massachussetts Institute of Technology https://solarsystem.nasa.gov/resources/2438/pioneer-venus-orbiter-map-of-venus/?category=planets_venus

Dunque riassumendo la Terra ha tre celle di circolazione, mentre Venere ha solo la cella di Hadley, che risulta però molto più ampia, in quanto comprende l’intero pianeta: l'aria si solleva all'equatore e si inabissa solo al polo. Il motore di questa circolazione è sempre la differenza della distribuzione spaziale dell’energia, proprio come sulla Terra.

Fig. 7: Allineamento (dal basso verso l’alto) della Luna, Venere, Giove e la Terra, visto dalla ISS il 6 agosto 2015. Fonte: NASA/Scott Kelly
https://solarsystem.nasa.gov/resources/757/moon-venus-jupiter-earth-lineup/?category=planets_venus
Fig. 7: Allineamento (dal basso verso l’alto) della Luna, Venere, Giove e la Terra, visto dalla ISS il 6 agosto 2015. Fonte: NASA/Scott Kelly https://solarsystem.nasa.gov/resources/757/moon-venus-jupiter-earth-lineup/?category=planets_venus

Venere non è quindi solo simile alla Terra per quanto riguarda le dimensioni e la gravità, ma ci sono anche similitudini per quanto riguarda la circolazione globale dell’atmosfera.

Abitabilità di Venere?

Venere si trova nella zona abitabile, cioè quella fascia intorno al Sole in cui potrebbero esserci le condizioni per garantire la vita su un pianeta. Se Venere fosse molto più freddo, sarebbe probabilmente il pianeta più simile alla Terra nel nostro sistema solare, ma allo stato attuale il suo indice di somiglianza con la Terra (ESI, Earth Similarity Index) è solo 0,44 (l'ESI va da 0 (nessuna somiglianza) a 1 (100% di somiglianza)). L'ESI viene calcolato in base alla densità, al raggio, alla temperatura superficiale e alla velocità cosmica (velocità di fuga per lasciare il pianeta, la gravità del pianeta stesso influenza questo calcolo).

I motivi per cui non vengono prese in considerazione possibili missioni (con equipaggio) su Venere sono “semplicemente” l'elevatissima temperatura superficiale e la composizione dell'atmosfera: nessun essere umano potrebbe sopravvivere a entrambe. Per quanto riguarda i viaggi spaziali con equipaggio, Marte rimane dunque più interessante. Almeno per il momento.

Blog tradotto e adattato da un contributo del Deutsche Wetterdienst.